Scontri tra antagonisti e esponenti dell’ultradestra a Roma: arrestato Nunzio D’Erme, leader storico delle “okkupazioni” romane

24 Set 2014 13:02 - di Redazione

Nunzio D’Erme, già consigliere comunale di Roma, e Marco Bucci, entrambi storici esponenti dei Movimenti antagonisti romani, sono stati arrestati stamane a Roma. Bucci, del centro sociale Spartaco, è stato posto ai domiciliari mentre D’Erme si trova a Regina Coeli. Secondo quanto si apprende le ordinanze si riferirebbero a scontri con la polizia avvenuti a Cinecittà in occasione di un convegno sulla Diversità duramente contestato da militanti di estrema destra.

I due arrestati sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e procurata evasione. Quest’ultima accusa in particolare si riferisce al fatto che, subito dopo gli scontri, alcuni esponenti dei movimenti avevano favorito la fuga di altri antagonisti bloccati dalle forze dell’ordine. Secondo l’accusa gli arrestati avrebbero aggredito degli esponenti di estrema destra che “stavano volantinando contro il convegno sulle Diversità”. I compagni di D’Erme e Bucci hanno subito indetto un presidio di solidarietà davanti al Municipio di Cinecittà giustificando l’operato dei due arrestati che, durante i fatti contestati, si sarebbero solo “limitati a respingere i fascistelli di Militia Christi”. Il tam tam sul web è in corso: e già i compagni di D’Erme pensano a un sit in a Regina Coeli contro quelle che chiamano “politiche repressive” messe in atto nella capitale.

Nunzio D’Erme fu tra i denunciati per i litri di letame gettato sotto casa di Berlusconi (2003) e ancora fu denunciato per gli scontri a Roma nel 2010 durante la votazione sulla fiducia al governo Berlusconi. Personaggio di spicco della rete antagonista romana, è sempre presente quando si organizzano occupazioni illegali o resistenze agli sgomberi di palazzine “conquistate” dai disobbedienti. Nel 2006 gli fu negato il permesso di lavorare al Senato (era stato nominato consulente da Rifondazione) perché si trovava ai domiciliari in seguito a “spese proletarie” organizzate presso Feltrinelli e presso Panorama.

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