Scuola, Rampelli: «Rilanciamo quella meritocrazia che è stata smantellata dal Pci e dai suoi eredi»

26 Ago 2014 13:25 - di Franco Bianchini

«Il superamento delle supplenze annunciato dal ministro Giannini è un atto indispensabile per garantire la continuità didattica per gli studenti. Meglio tardi che mai». È quanto dichiara il capogruppo di Fdi-An, Fabio Rampelli. «Attraverso un meccanismo diabolico – ha aggiunto – fino a oggi la domanda non s’incontrava mai con l’offerta, nonostante i dirigenti scolastici sappiano perfettamente quali siano le cattedre scoperte, per un imperscrutabile sistema, il meccanismo di reclutamento degli insegnanti arriva ad anno scolastico iniziato. Come per questa stagione, tanto che non si capisce perché non di sia agito 6 mesi fa. Altra criticità da eliminare – ha osservato – è il reclutamento di insegnanti da regione diversa che costringe i docenti a un pendolarismo che si ripercuote sulle classi. Sarebbe ora di chiamare docenti dello stesso territorio per contenere pendolarismo e disagi conseguenti. Altra emergenza su cui ci auguriamo non si facciano passare altri dieci anni per affrontarla – ha sottolineato Rampelli – è il mantenimento di una cattedra in una prolungata e perdurante assenza determinata da motivi personali o professionali. Una classe non può stare tre anni senza un insegnante con sostituzioni continue. La scuola ha bisogno di una rivoluzione, solo apparentemente infatti al centro della scuola ci sono ragazzi e famiglie. Per ragioni più politiche e sindacali la scuola è diventata un ammortizzatore sociale per i precari. E al centro della scuola, ci sono le loro esigenze, i loro tempi, le loro condizioni. E questo ha creato spirito di conservazione e autoreferenzialità. Infine – conclude il capogruppo di Fdi-An – si parla di nuovo di meritocrazia e di incrementi stipendiali legati alla qualità e non al l’anzianità. Per un governo a trazione sinistra questa intenzione sarebbe credibile solo in presenza di una seria autocritica, perché in Italia il merito è stato smantellato dalla cultura livellatrice di derivazione marxista. Qualcuno vuole dirlo o dobbiamo assistere a un governo guidato dagli eredi del Pci che fa finta di nulla sulla distruzione del merito? Se il ministro Giannini affronterà questi problemi per davvero potrà contare sulla nostra convinta collaborazione».

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