In Italia cresce solo il Pil dell’economia mafiosa: 170 miliardi l’anno, Lazio e Campania le regine

30 Ago 2014 11:21 - di Redazione

In Italia l’economia criminale vale 170 miliardi di euro all’anno. Lo indica l’ufficio studi della Cgia di Mestre secondo il quale Lombardia, Lazio, Campania, Veneto e Emilia Romagna sono le regioni più “colpite”. Un “Pil” malavitoso che, oltre a derivare da attività illegali, secondo Cgia spesso viene riversata sul mercato finendo per inquinarlo e stravolgerlo. La conferma dell’ escalation del giro d’affari in capo alle organizzazioni criminali emerge anche dal numero di segnalazioni pervenute in questi ultimi anni all’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia. Si tratta delle operazioni sospette “denunciate” alla Uif da parte di intermediari finanziari (per l’80% banche, ma anche uffici postali, società finanziarie o assicurazioni). Tra il 2009 ed il 2013 sono aumentate di quasi il 212%. Se nel 2009 erano 20.660, nel 2013 hanno raggiunto quota 64.415, anche se va detto che il livello record è stato toccato nel 2012, con 66.855 segnalazioni. L’analisi condotta della Cgia è riuscita a mappare il numero delle segnalazioni di riciclaggio avvenute nel 2013 anche a livello regionale. Le Regioni più “colpite” sono state la Lombardia (11.575), il Lazio (9.188), la Campania (7.174), il Veneto (4.959) e l’Emilia Romagna (4.947). Quasi il 60 per cento delle segnalazioni registrate a livello nazionale è concentrato in queste cinque Regioni.

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