Immigrati, oggi ne sono arrivati altri duemila. La Francia vigila a Ventimiglia. E l’Europa che fa?

6 Ago 2014 16:02 - di Redazione

Sono ormai cifre senza controllo quelle relative alla contestata operazione Mare Nostrum. Complice anche la caotica situazione della Libia dove è in corso una fuga di massa. Oggi su La Stampa veniva data con grande evidenza la notizia che entro Ferragosto gli irregolari giunti sulle nostre coste supereranno quota 100mila. E la Francia ha allertato la frontiera di Ventimiglia perché sono troppi i clandestini che dall’Italia vogliono entrare nel paese: 5200 dall’inizio del 2014, una pressione migratoria che non accenna a fermarsi.

Ma una volta sbarcati, chi controlla questi migranti che si dichiarano in gran parte eritrei o siriani o somali? È questa forse la domanda più spinosa alla quale occorre rispondere e la risposta è che non c’è alcuna istituzione che sia in grado di dire quanti di questi irregolari siano ancora in Italia e quanti siano in fuga verso il Nord Europa, che secondo gli esperti assorbe la gran parte dei flussi migratori. E tutto avviene nell’indifferenza dell’Ue e nella crescente preoccupazione degli addetti ai lavori per i casi di malattie infettive di cui purtroppo gli immigrati a volte sono veicolo (casi di scabbia si sono registrati oggi all’ospedale di Reggio Calabria dopo lo sbarco di 1003 migranti).

“Oggi, tra Pozzallo e Reggio Calabria – commenta Deborah Bergamini di Forza Italia – sono approdati quasi duemila migranti. Più di 500 ne sono attesi stasera a Palermo. In questi numeri è racchiuso il dramma che l’Italia si trova ad affrontare da sola e di fronte al quale l’Europa non può continuare a voltarsi dall’altra parte. Ieri, anche la Francia, ha lanciato l’allarme sulle difficoltà crescenti nel gestire gli arrivi oltralpe di immigrati Nord Africani sbarcati in Italia, riconoscendo al contempo gli sforzi sostenuti dal nostro Paese nell’affrontare l’emergenza. E’ il riconoscimento che il problema riguarda tutta l’Europa. Ci auguriamo perciò che la Francia agisca di conseguenza e sostenga la richiesta dell’Italia affinché l’Unione assuma un’efficace iniziativa a difesa delle coste europee”.

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