Floris pronto all’esordio: La7 presenta il suo “esercito di sinistra” e la Rai fa altrettanto

27 Ago 2014 14:34 - di Ginevra Sorrentino

L’esempio de Il fatto di Enzo Biagi. La sua squadra di autori e inviati. La cartolina di Maurizio Crozza e i sondaggi di Nando Pagnoncelli. L’impianto strutturale che ha motivato il successo d’ascolti di Ballarò. È con questo solido bagaglio che Giovanni Floris ha varcato la soglia di La7, conquistando gli Studi Elios sulla Tiburtina, dove in questi giorni è al lavoro per ultimare i preparativi – studio compreso – del nuovo talk politico.

Principale obiettivo: riprendersi gradualmente il “suo” pubblico, che aveva contribuito a rendere Ballarò uno dei pilastri del palinsesto di Rai3. Un progetto decisamente ambizioso per cui Floris ha pensato bene di cominciare portandosi la “sua” equìpe di storici collaboratori, che nella rete di proprietà della Cairo Communications si sentiranno decisamente a casa, visto che la distanza editoriale tra la terza rete Rai e La 7 non è poi così tanta. Un esodo contrattuale cominciato proprio dal regista Duccio Forzano, storico collaboratore di Fabio Fazio sia per Che tempo che fa che per il Festival di Sanremo: una conferma che spesso e volentieri le famiglie televisive sono più imparentate di quanto non appaia. Del resto è notorio che del nuovo condominio mediatico di Floris faranno parte, tra gli altri, il Michele Santoro di Servizio Pubblico, la Daria Bignardi de Le invasioni barbariche, la Giulia Innocenzi di Announo, insomma tutti quei fratelli di latte politico, di stampo rigorosamente democrat, separati alla nascita televisiva, e che ora potranno ricongiursi sotto lo stesso tetto demagogico.

E allora: Diciannove e quaranta e Dimartedì: questi i titoli – a quanto si apprende – della doppia sfida che il giornalista si prepara ad affrontare su La7. La striscia, un quarto d’ora di approfondimento sul fatto del giorno, andrà in onda dall’8 settembre dal lunedì al venerdì, alle 19.40 appunto, mentre il talk show debutterà il 16 settembre in prime time, in contemporanea con la partenza della nuova versione di Ballarò affidata a Massimo Giannini. Il derby tra l’ex golden boy di Rai3 e il suo successore che arriva da Repubblica, sarà uno dei confronti più attesi della stagione e si giocherà a colpi di ospiti, interviste, esclusive e punti di share: a Giannini il compito di non far rimpiangere Floris, che a sua volta dovrà fare partire praticamente da zero il martedì su La7, che finora si aggirava intorno al 2% di share, contro il 13% di Ballarò. Uno scontro praticamente fratricida: al pubblico l’ardua sentenza.

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