C’è una questione che appassiona “Micromega” e Giovani Dem: il porno è di destra o di sinistra?

1 Ago 2014 18:35 - di Guido Liberati

Dalle primarie tra Renzi e Bersani a quelle tra Valentina Nappi e Lisa Torrisi. La sinistra italiana non ha ancora scelto la pornostar di riferimento. Incredibile a dirsi, ma rischia di diventare il tema dell’estate per la sinistra italiana. Altro che riforma elettorale o spending review. Prima ci si è messa la rivista Micromega, la bibbia degli intellettuali giustizialisti e antiberlusconiani, che ha titolato l’ultimo numero “Il corpo della donna tra libertà e sfruttamento”. All’interno un tema che toglie il sonno a tutti gli intellettuali che si rispettino. Infatti, una delle questioni da cui si partiva era “Il porno è di destra o di sinistra?”. A fornire il suo punto di vista era stata appunto la bruna bellezza salernitana Valentina Nappi, diventata molto popolare anche all’estero, per le sue performance in pellicole come “Lip Service” o “Bitches in Uniform”. Nel Partito democratico devono essersi sentiti scavalcati su questo tema, tanto che alla festa dei Giovani Dem della scorsa settimana a Napoli hanno deciso di invitare per tutta risposta una collega della Nappi. Lei si chiama Lisa Torrisi è bionda e si presenta come la “Pornomaga”, non si sa per quali trucchi. La Torrisi era stata invitata a un dibattito sulla pornografia nei giardini del monastero di Santa Chiara. Solo all’ultimo momento i giovani renziani si sono resi conto che «non era il caso» e la convention è stata spostata a palazzo Carafa. Il tema? Parlare di “Pornosofia”. Un dibattito, che rientrava negli incontri della Festa dell’Unità dei Giovani dem, per ascoltare il punto di vista di chi ha fatto del settore un mestiere.  Perché questo tema? «È un argomento come gli altri – ha risposto Marco Sarracino, segretario dei Gd di Napoli – parliamo di ambiente, sicurezza, ambiente e anche di eros e porno». Lisa Torrisi, nel dibattito, invita a distinguere: «Chi fa l’attrice hard non è per forza una escort – afferma – Di sicuro non abbiamo timore del nostro corpo, siamo attrici». All’interno della manifestazione, è stata anche rilanciata la proposta, promossa dall’ex esponente del Partito comunista italiano Berardo Impegno, dell’utilizzo di una parte di Napoli con lo scopo di creare una città dell’amore, il cui obiettivo non sarebbe quello di creare un quartiere a luci rosse, ma un luogo «Dove possano esserci tutte le attività erotiche spettacolari, di divertimento e liberazione». E guai a dire che non è alta politica: in fondo si tratta di una proposta su come impiegare gli 80 euro in busta paga di Renzi.

 

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