Settimana cruciale per le riforme. Berlusconi impensierito dagli attacchi di Fitto e dalla sentenza Ruby (in arrivo venerdì)

14 Lug 2014 11:07 - di Redazione

La lettera di Raffaele Fitto a Silvio Berlusconi crea dibattito in Forza Italia proprio nella settimana cruciale per le riforme, che arrivano oggi nell’aula del Senato. L’eurodeputato azzurro mette sotto accusa la fretta e la sostanza delle riforme in discussione e soprattutto ha lanciato un’accusa politica non di poco conto: siamo ipnotizzati da Renzi. La missiva coglie di sorpresa il vertice azzurro e gli uomini vicini al Cavaliere che affidano a Paolo Romani, uno dei fautori dell’accordo raggiunto con il Pd il compito di replicare ufficialmente respingendo al mittente l’accusa di essere “ipnotizzati” da Renzi: “Le regole – mette in chiaro Romani – vanno decise con l’avversario”.

A sorpresa però Renato Brunetta difende Fitto: “Pone delle questioni assolutamente legittime, dovremo fare una discussione libera”. Il presidente dei deputati di forza Italia al gr1, in vista della riunione dei gruppi congiunta di martedì, spiega che “fare un’opposizione più dura al governo è uno dei temi sul tappeto; la riunione di martedì dovrà servire a segnare anche i limiti e i tempi della nostra collaborazione istituzionale”. E alla domanda se Berlusconi trasformi davvero le discussioni in un referendum pro o contro di lui, come scrive Fitto, Brunetta risponde: “Berlusconi non lo ha mai fatto; altri, forse sì”. Nel dibattito interviene Maurizio Gasparri: “Io non credo che i cittadini apprezzerebbero se si buttasse all’aria il tavolo; io stesso in aula riproporrò l’elezione diretta del presidente della repubblica; ma so che la sinistra e’ contraria; bisogna, quindi – conclude Gasparri – fare le riforme possibili”.

Nei pensieri di Berlusconi non ci sono del resto solo le riforme: c’è attesa anche per la sentenza di appello per il processo Ruby prevista per la giornata di venerdì. Un appuntamento che, stando a quanto detto più volte, non cambia la linea di responsabilità tenuta fino ad ora sulle riforme. 

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