Scandaloso Marino, manda a casa i ragazzi dell’unica Comunità giovanile di Roma

18 Lug 2014 13:48 - di Antonella Ambrosioni

Roma non ha più la sua prima ed unica Comunità Giovanile di via di Grotta Perfetta. Da oggi molti bambini e molti giovani  che in questi anni hanno ricevuto dagli operatori volontari sostegno, svago, spazio ludico e culturale non hanno più il loro punto di riferimento, l’unico di questo tipo in città. L’amministrazione Marino è passata come un rullo compressore su questo modello virtuoso di socialità facendolo sgomberare in fretta e furia dalle Forze dell’Ordine che hanno fatto irruzione nel casale. Le proteste degli abitanti del quartiere vanno di pari passo con quelle dei rappresentanti capitolini di Fratelli d’Italia, da sempre al fianco della Comunità giovanile, alla quale  l’Amministrazione Marino da mesi aveva intimato di cambiare aria. «Lo sgombero dell’unica Comunità giovanile presente a Roma avvenuta oggi per volere del democratico e tollerante sindaco di Roma  rappresenta un atto di arroganza e violenza inaudite. Con la scusa della scadenza del servizio che la Comunità giovanile rendeva al territorio, invece di prorogarlo, come accaduto per decine di casi analoghi, il Campidoglio ha fatto scattare l’odiosa pregiudiziale politica. Infatti le comunità giovanili vengono politicamente collocate a destra, perché la legge istitutiva fu proposta dal sottoscritto quando era consigliere regionale di An»: è il commento duro di Fabio Rampelli che dal suo profilo Fb  tiene a chiarire la cornice ideologica in cui si inserisce il provvedimento che nuoce a migliaia di famiglie. «Marino, ricattato dai gruppettari, cui tutto concede, non ha voluto dialogare con quella importante realtà sociale e garantirne la continuazione. Quindi, la legge che vige a Roma, è la seguente», prosegue il parlamentare di Fratelli d’Italia: «Se sei un aderente ai centri sociali, occupi abusivamente una struttura mai assegnata, sei un immigrato clandestino o una persona dedita alla prostituzione che esercita il suo “mestiere” nei casali storici di Villa Pamphili, hai la solidarietà del governo capitolino, se sei assegnatario di un servizio sociale scaduto da poche settimane ed etichettato politicamente a destra puoi rassegnarti perché nessuno ti degnerà di una parola. Più che un sindaco super partes ci sembra che Roma sia amministrata da un invasato», conclude amaro Rampelli.

«Il sindaco ha dimostrato per l’ennesima volta di trattare con due pesi e due misure le diverse realtà che si occupano di fare attività in ambito sociale e culturale. Si trattano come fossero un pericolo per il quartiere dei volontari che in questi anni hanno dato vita al più grande esperimento, l’unico in tutta Roma, di Comunità Giovanile, volta a portare avanti attività di prevenzione e promozione di stili di vita sani come alternativa al disagio e alle droghe», incalzano in una nota congiunta gli esponenti di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Andrea De Priamo, portavoce romano, Glauco Rosati capogruppo in VIII Municipio e Fabio Roscani, portavoce della Costituente in Municipio VIII, stigmatizzando anche le modalità irruente poste in essere. «Nel Municipio che detiene il record del maggior numero di occupazioni su tutto il territorio romano, il Comune decide di dispiegare uno spropositato numero di Forze dell’Ordine per smantellare l’unica realtà associativa che è riuscita, in questi anni, a diventare un punto di riferimento essenziale». Ancora una volta si è consumata una brutta pagine di mala- amministrazione

 

 

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