Riforme e non solo. Allucinati a chi? E in Aula partono i buh dei grillini contro il ministro Elena Boschi

21 Lug 2014 13:08 - di Gloria Sabatini

Ce l’ha messa proprio tutta la bella e secchiona Maria Elena Boschi. Intervento impeccabile, sapientemente preparato, letto e ripassato nei minimi dettagli anche se recitato a braccio per una perfomance di sicuro effetto.

Voleva sedurre senatori e stampa e invece ha fatto solo perdere le staffe ai grillini che le hanno rovinato il battesimo del fuoco. Non che occorra molto impegno, a dire il vero. «Oggi è il tempo delle scelte: nelle vostre mani, onorevoli senatori, l’ultima chance di credibilità per la politica tutta», ha detto la ministra chiudendo la discussione generale prima delle interminabili votazioni sulla valanga di emendamenti alla riforma del Senato. Ma è bastato quell’accenno di fierezza nei confronti di chi (pentastellati  in prima fila) parla di svolta illiberale per venire subissata di cori e buh. «Ci potrà essere dell’ostruzionismo, ma noi manterremo l’impegno di cambiare il paese perché lo abbiamo promesso ai cittadini», ha detto solenne la Boschi definendo «vittime di un’allucinazione» coloro che parlano di «svolta autoritaria» a proposito della riforma di Palazzo Madama. Allucinati? I grillini scalpitano, si agitano, si guardano negli occhi e parte la contestazione a suon di applausi ironici e urla ritmate che impediscono alla Boschi di concludere l’arringa come avrebbe desiderato. Solo l’immediato intervento del presidente Piero Grasso, intervenuto a più riprese per placare gli animi, riesce a riportare la calma tra gli scranni della Camera Alta, che effettivamente ha bisogno di un bel restyling. E non da oggi. La contestazione dei grillini con il solenne giuramento del capogruppo Vito Petrocelli (“Metteremo 100mila sassi sui binari della riforma”) consente però alla deliziosa Maria Elena di poter fare un ultimo sfoggio di erudizione, seppure a buon mercato.  «Si può essere d’accordo o non d’accordo con la riforma, ma parlare di svolta illiberare è una bugia e le bugie in politica non servono», dice citando Amintore Fanfani (che non era esattamente un rottamatore). Ma la vera chicca è la citazione di Vasco Pratolini “Non ha paura della idee chi ne ha”. Che il grande scrittore fiorentino la possa perdonare…

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