Pressione su Mosca per l’aereo abbattuto in Ucraina: ora l’Onu parla di «crimine di guerra»

28 Lug 2014 13:50 - di Redazione

Aumenta la pressione internazionale contro la Russia, accusata dall’Occidente di sostenere gli indipendentisti in Ucraina: l’abbattimento in Ucraina orientale del Boeing 777 della Malaysia Airlines, volo MH17, potrebbe addirittura costituire un crimine di guerra, ha affermato l’Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay. «Questa violazione del diritto internazionale, date le circostanze, potrebbe costituire crimine di guerra. È imperativo che un’indagine rapida, completa, efficace, indipendente e imparziale sia condotta su quell’episodio», ha aggiunto. Domenica, per dare man forte alla propaganda antirussa, l’amministrazione Obama ha reso pubbliche alcune foto satellitari a dimostrazione che la Russia ha sparato colpi di artiglieria contro unità militari ucraine dal suo lato del confine. Lo riferisce il “Washington Post”. Le immagini, sgranate, scattate tra mercoledì e giovedì scorsi, mostrano il fuoco sparato da molteplici lanciarazzi che, secondo gli Usa, sono in territorio russo su obiettivi militari in Ucraina. Le foto, pubblicate dal Dipartimento di Stato, sono quattro. Nella prima si vede l’impatto dei razzi in un cratere vicino alle postazioni militari ucraine; altre due mostrano quelle che il governo Usa ritiene essere le batterie di missili sul territorio russo; e un’altra le armi pesanti fornite da Mosca ai filorussi. 
Botta e risposta su questo tra il segretario di Stato, John Kerry, e il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, in merito all’interferenza della Russia nel conflitto. In base a quanto riferisce il Dipartimento di Stato, Kerry e Lavrov hanno avuto una conversazione telefonica durante la quale il segretario di Stato Usa ha chiesto al ministro di «fermare l’invio di armi pesanti e di artiglieria russe» ai ribelli in Ucraina e «di iniziare a contribuire a una de-escalation del conflitto». Di fatto Kerry «non ha accettato le smentite del ministro Lavrov sul fatto che le armi pesanti dalla Russia hanno aiutato nel conflitto», riferisce il Dipartimento di Stato.
Intanto nelle ultime ore poliziotti olandesi e australiani si sono avventurati in viaggio verso il sito del disastro del volo MH17 abbattuto, per compiere una perlustrazione. Missione che anche domenica era stata rinviata a causa dell’intensificarsi dei combattimenti fra le milizie filorusse e i militari di Kiev. Lo hanno constatato fonti giornalistiche sul posto.
Si è appreso infine che sono almeno 1.129 le persone uccise e 3.442 i feriti dall’inizio della crisi Ucraina a fine luglio. Lo ha detto sempre L’Alto commissario Onu per i diritti umani, annunciando i dati di un rapporto Onu. «Le notizie sull’intensificarsi dei combattimenti a Donetsk e Lugansk sono estremamente allarmanti, con l’uso di armi pesanti da entrambe le parti in zone edificate, ha spiegato la Pillay. Paura e terrore sono stati inflitti dai gruppi armati sulla popolazione dell’Ucraina orientale, secondo un nuovo rapporto pubblicato dall’Ufficio dell’Alto Commissariato Onu per i diritti umani. I gruppi armati – denuncia il documento – continuano a rapire, arrestare, torturare e giustiziare le persone tenute in ostaggio. Il rapporto copre il periodo tra l’8 giugno e il 15 luglio ed è il quarto reso noto dalla Missione Onu di osservazioni dei diritti umani in Ucraina.

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