Lacrime e applausi, Asti dà l’addio a Giorgio Faletti: in cinquemila al funerale

8 Lug 2014 19:17 - di Redazione

Lunghi applausi hanno accolto nel centro di Asti il feretro di Giorgio Faletti. Tutti presenti: amici, fan e semplici cittadini. Tantissimi i colleghi: da Enrico Brignano a Ugo Conti, da Paolo Conte a Franco Neri. Oltre cinquemila persone gli hanno reso l’ultimo omaggio durante i funerali celebrati nella chiesa Collegiata di San Secondo. Migliaia le persone che non sono poi riuscite ad entrate in chiesa e sono rimaste nell’antistante piazza di San Secondo. Tutti commossi e in lacrime. «Di lui mi mancheranno soprattutto i suoi libri – dice Paolo Conte – Era un uomo intelligentissimo e spiritosissimo. Giorgio qui ad Asti era un’istituzione. Ci conoscevamo da sempre, eravamo amici. Mi mancherà la sua veridicità, la sua vivacità non solo intellettuale. L’ultima volta che ci siamo visti mi ha raccontato una barzelletta. E i suoi libri erano scritti da dio». Gli amici hanno indossato durante la cerimonia una maglietta commemorativa. L’addio a Faletti era iniziato ieri al Teatro Alfieri ed è continuato anche per tutta la mattinata di oggi. Tra gli altri  c’era anche il comico Enrico Beruschi, che con Faletti cominciò la carriera prima al Derby di Milano poi nel programma tv Drive In. «Vedete questa cravatta? – ha detto mostrandone una “piena” di strumenti musicali – Mi ricorda Sanremo. Giorgio ed io fummo i primi non cantanti a esibirsi al Festival. Poi lui mi batté, arrivò secondo». La camera ardente è stata allestita nel foyer, dove era stata adagiata la bara, coperta di fiori chiari. Sullo sfondo, dietro le tende semichiuse del teatro, sullo schermo era stata riprodotta una gigantografia dell’artista scomparso. Al mesto pellegrinaggio alla camera ardente dell’artista astigiano si è unito anche il cantautore Danilo Amerio, che nel ’94 aveva prodotto l’album Come un cartone animato che contiene il brano Signor tenente, cantato da Faletti al Festival di Sanremo e premiato con il secondo posto. Per Faletti aveva prodotto anche, sempre nel ’94, il Pagliaccio ed il musicista. «Oggi – ha detto Amerio – ripenso alle tante risate che abbiamo fatto insieme, sono ricordi che conserverò per sempre».

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