La Comunità Giovanile di Roma “resiste” allo sfratto di Marino: festa di quartiere per dire “noi ci siamo”

17 Lug 2014 19:39 - di Guglielmo Federici

Il rischio è diventato realtà. L’era Marino riesce nell’intento di far naufragare anche le cose migliori nel territorio della Capitale. E a farne le spese potrebbero essere i tanti giovani che in maniera alternativa ai centri sociali si riuniscono intorno alla Comunità Giovanile di Via Grotta Perfetta 610. Un centro di aggregazione che da quasi tre anni offre servizi alle famiglie e ai giovani del quartiere grazie al lavoro di operatori e volontari, organizzando manifestazioni culturali e musicali che nel tempo sono diventati appuntamenti fissi per tante famiglie non solo nel circoscritto perimetro del quartiere. Eppure la giunta Marino dice che può bastare così e già mesi fa l’assessore alla Scuola, alla Famiglia e all’Infanzia, Alessandra Cattoi, per assecondare – tanto per cambiare – le proteste di associazioni legate alla sinistra – e del centro sociale La Strada in particolare – ha deciso per lo sfratto. E a poco sono servite le proteste degli operatori della comunità,  le loro richieste per riformulare il bando per l’assegnazione dell’area. Macché. La giunta Marino ha progetti diversi e di fatto intende metter fine alla prima Comunità Giovanile in Italia a essere finanziata interamente da un ente locale grazie alla partnership con l’associazione Asi Ciao e le Acli, vincitrici del bando pubblico di assegnazione.

Gli operatori della Comunità ai quali il gruppo capitolini di Fratelli d’Italia non ha fatto mai mancare il suo sostegno, nel tempo hanno fatto quel che era in loro potere fare, si sono anche incatenati davanti alla sede dell’assessorato di Via di Capitan Bavastro, decisi a fare sul serio contro la chiusura del centro. Alla scadenza del bando di assegnazione avevano proposto l’erogazione del servizio a costo zero fino alla nuova assegnazione per non disperdere il patrimonio di questi tre anni. Ma i tempi si sono dilatati fino a che l’assessorato ha “ceduto” alle pressioni dei centri sociali che hanno messo gli occhi sul casale da sempre, non tollerando “intrusioni”.  Cosa fare? Certo non mollare. La Comunità Giovanile risponde con una festa a cui sono tutti invitati venerdì 18 dalle ore 16. Aperitivi, canti e balli, fino a sera inoltrata. Da non dimenticare, poi che dal 20 prossimo al 27 si svolgerà una pregevole iniziativa per la lettura, “La settimana del libro”, un booksharing, “prendi un libro e portane uno”. Un modo per dire “siamo qui, ci siamo”. Con tutta la voglia di restarci. E gli abitanti della zona sono tutti con la “loro” Comunità, che costituisce un modello unico nel suo genere in Italia fornendo ai ragazzi delle periferie delle opportunità irripetibili. Concerti, concorsi, attività sportive, laboratori teatrali e fotografici, inziative ludiche e culinarie, attività di solidarietà e di cittadinanza attiva, pomeriggi all’insegna del gioco. Una festa di popolo, dunque, per dire “non non molliamo…”.

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