Italiano ucciso in Inghilterra: condannati all’ergastolo tre lituani

8 Lug 2014 13:37 - di Redazione

Sono stati condannati all’ergastolo gli assassini dell’italiano ucciso in Inghilterra: ci sono servite 11 settimane, decine di ore di testimonianze e le terribili prove della “mattanza” mostrate in aula per arrivare alla conclusione del processo per l’omicidio di Joele Leotta. Tre imputati su quattro, cittadini lituani, sono stati dichiarati colpevoli per aver ucciso «come un branco di animali», stando alle parole del pubblico ministero Philippa McAtasney, il ventenne di Nibionno (Lecco) e per aver ferito l’amico d’infanzia Alex Galbiati lo scorso ottobre nella città inglese di Maidstone, in Kent. I tre hanno ricevuto anche 12 anni di pena detentiva per il ferimento di Alex Galbiati, l’amico di Joele che si era trasferito con lui in Kent per lavorare. I condannati sono Alexandras Zuravliovas (26), Linas Zidonas (21) e Saulius Tamoliunas (24). Mentre Tomas Gelezinis, 31 anni, è stato prosciolto da ogni accusa. Dal processo alla Maidstone Crown Court è emerso che i tre colpevoli hanno condotto un «orribile e ripugnante attacco di gruppo» contro i due ragazzi italiani arrivati in Inghilterra alla ricerca di lavoro. Il detective che ha seguito le indagini per la polizia del Kent, Ivan Beasley, ha voluto ringraziare i Leotta che sono riusciti a seguire il processo nonostante i crudi particolari sulle violenze inferte al figlio che sono emersi. Ancora una volta i genitori hanno mantenuto un basso profilo anche dopo la condanna. «Perché è accaduto questo? Joele non meritava che gli accadesse qualcosa di così terribil – hanno detto i genitori dopo la sentenza – Joele era un ragazzo gentile, amorevole, rispettoso e determinato e «il suo ricordo è la nostra forza». I giovanissimi Joele e Alex era andati come tanti italiani in Inghilterra per lavorare. Pensavano che Maidstone, città del verde Kent, fosse al sicuro dalla violenza. E invece se la sono ritrovata nella loro camera la notte del 20 ottobre. Dall’appartamento di uno dei loro vicini, sopra il ristorante italiano in cui Alex e Joele lavoravano, è partito l’assalto dei lituani, forse disturbati perché pensavano che i due si fossero lamentati del rumore che arrivava dal piano di sopra. Hanno sfondato la porta dei due giovani lecchesi e li hanno massacrati. Joele è stato colpito cento volte e le ferite alla testa sono state fatali.

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