Il calendario Pirelli si converte alle curve: per il 2015 spazio ai 90 chili di Candice Huffine

24 Lug 2014 18:27 - di Anna Clemente

Da quando fu pubblicato per la prima volta, nel 1963, racconta la bellezza femminile. Mai, però, prima d’ora sul calendario Pirelli aveva trovato spazio l’estetica oversize. Per questo, in occasione della prossima uscita dell’edizione 2015, ha fatto molto parlare la partecipazione di Candice Huffine, 29enne modella statunitense che pesa intorno ai 90 chili. «La mia presenza su questo set, il più glamour del mondo, è il segnale che le cose stanno davvero cambiando», ha detto Candice a Vanity Fair, che ha seguito la realizzazione di The Cal. Nell’articolo sul backstage si riferisce anche della neomamma Natalia Vodianova, top al quarto figlio, che è finita davanti all’obiettivo di Steven Meisel a pochi giorni dal parto. Ma non è lei a far parlare di rivoluzione. Del resto, di super-mamme che tornano in forma e al lavoro a tempo da record ormai sono piene le cronache, anche solo a guardare quelle italiane: da Belen a Michelle Hunziker. Una modella così in carne che conquista una delle mecche della moda, invece, resta ancora un fatto inusuale, a meno che davvero non si voglia prendere per buona la definizione di “curvy” affibbiata a modelle comunque filiformi come Letizia Casta o la Monica Bellucci degli esordi. Non a caso, ogni volta che in fotografia capita una modella veramente in carne è una notizia. Un precedente altolocato, per la verità, c’è stato: risale al giugno 2011, quando la direttrice di Vogue Italia, Franca Sozzani, volle in copertina un servizio sulle “Belle vere”. Anche in quel caso il fotografo era Meisel e la modella di punta era Candice. Della Sozzani, in una vecchia intervista, Claudio Sabelli Fioretti scrisse che «dicono, forse esagerando, che può fare e disfare le fortune di uno stilista. Dicono anche che si accorge con anni di anticipo di tutte le tendenze. Forse anche perché le determina». Se quello che dicono è vero – e finora lo è stato – quel numero di Vogue Italia del 2011 va letto come un’altra intuizione «con anni di anticipo» su dove sarebbe andato il gusto planetario. E The Cal 2015 non ne è che la conferma. Sempre in quell’intervista a Vanity Fair Candice Huffine ha spiegato che «sono consapevole della mia diversità. Anche quando salgo le scale in un posto come questo so che pochi dei vestiti in guardaroba mi entreranno. Ma nessuno mi fa sentire a disagio per la mia taglia. Non ne parlano, non fanno commenti, non dicono: “Sta arrivando la ragazza over”». «Sono come loro, con qualcosa di più che – ha concluso – la gente è pronta a vedere».

 

 

 

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