Concordia pronta a partire, issata la bandiera blu. Sloane: «Sarà pronta al tramonto per l’ultimo viaggio»

22 Lug 2014 16:46 - di Guglielmo Federici

La “Blue Peter”, la bandiera che in gergo marinaro significa “nave pronta a partire” è stata issata sulla parte più alta della Costa Concordia. Tutto è ormai pronto per l’ultimo viaggio alla volta del porto di Genova. «Domani sarà decisamente il giorno giusto» per la partenza del relitto, ha confermato il “regista” dell’operazione, Nick Sloane, lasciando il porto del Giglio per raggiungere la nave della Costa. Parlando dell’andamento dei lavori, assicura: «È tutto è posto. Quanto prima dovremmo riuscire ad assicurare il cassone S14, quindi per il tramonto la nave dovrebbe essere pronta, in modo da poterla far partire domattina». «Non c’è più nessuna giustificazione per non partire domani, salvo il meteorite», ha aggiunto il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, all’isola del Giglio per seguire le operazioni di rimozione. «Il meteo va migliorando e avremo una buona finestra fino a domenica», quando la Concordia dovrebbe raggiungere Genova. Gabrielli ha quindi parlato di «buone notizie», aggiungendo che la riemersione della Concordia non è ancora conclusa: «In teoria potrebbero arrivare addirittura ancora fino a tre metri, ma non stresseranno la struttura fino a questo punto. Credo che il limite contrattuale dei 17 metri e mezzo sarà raggiunto».

Sull’isola è giunto anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che insieme a  Gabriell hanno gettato in mare nei pressi della nave alcuni mazzi di fiori in ricordo delle 32 vittime del naufragio e del sub della Titan Micoperi morto durante i lavori per la rimozione del relitto. Il ministro e il capo della protezione civile, accompagnati dal sindaco Sergio Ortelli e da Elio Vincenzi, il marito di Maria Grazia Trecarichi, morta durante il naufragio, sono usciti dal porto a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto. Il ministro torna sulla polemica aperta dalla Francia. «Ai francesi voglio dire: a questo mare ci teniamo noi quanto loro, forse noi anche di più, oso dire. Quindi stiano tranquilli e siamo tutti tranquilli». Ha poi confermato che il relitto non passerà in acque francesi e che la rotta verrà decisa all’ultimo momento secondo le condizioni meteo. E tornando sulla querelle ha aggiunto: «I francesi avevano tutto il tempo per chiedere informazioni anche prima. Le hanno chieste qualche giorno prima e le abbiamo date. Ma non ci sono trattati bilaterali Francia-Italia che ci obblighino a qualche tipo di informazione».

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