Salvini alla conquista della Sicilia. Alfano: «Se ne è innamorato». Poi gli offre un caffè e apre al confronto

16 Giu 2014 20:43 - di Redazione

Scambio di cordialità e battute, in Sicilia, tra Matteo Salvini e Angelino Alfano. Il segretario della Lega era a Pozzallo, nel Ragusano, per incontrare il ministro dell’Interno e per una manifestazione contro Mare Nostrum, di cui lo stesso Alfano dice che così com’è non può andare avanti, pur rivendicando il lavoro svolto fin qui che è servito a «salvare vite umane».

«Mare Nostrum va sospesa oggi: sono soldi buttati via e morti che continuiamo a contare sulla nostra terra», ha detto Salvini, durante la protesta davanti al Municipio. «La Sicilia, la Sardegna e la Puglia – ha aggiunto – non ne possono più. La Lega dice no a tutto questo e dovrebbe dirlo anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il messia di Firenze, che è assente e di fronte di tutto questo dorme». «L’Europa abbiamo preso atto che non c’è, ma Renzi non si può permettere di lasciare l’Italia sola: che alzi le chiappe e venga qui», ha proseguito Salvini, il cui programma politico è ormai noto: conquistare il Sud. «È una scommessa, una novità e non solo una roba elettorale», ha spiegato il segretario della Lega, aggiungendo che «mi sono impegnato a tornare, sono tornato, e tornerò a luglio, perché penso che le emergenze siano la disoccupazione e l’immigrazione». «E penso – ha proseguito – che le risposte che possiamo dare noi vadano bene a Brescia, come a Ragusa e a Catania. Certo, anche per la Lega deve essere una scommessa, nel senso che dobbiamo andare oltre, avanti, rispetto a quello che abbiamo fatto fino a ieri». Una presa di posizione registrata con ironia, ma anche con un’apertura politica da parte di Alfano. «Si è innamorato della Sicilia: dopo decenni anche la Lega ha capito che la Sicilia è da amare», ha detto il ministro dell’Interno, aggiungendo una disponibilità al confronto. Quindi la promessa di un caffè che «essendo siciliano, pago io per lo jus soli…». «Non c’è bisogno, il caffè lo paga Renzi», è stata la replica del leader leghista. 

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