Bini Smaghi sconfessa il premier: inadeguato il ruolo della Mogherini nella Ue

30 Giu 2014 14:54 - di Valerio Pugi

Lorenzo Bini Smaghi, 57 anni, economista, ex membro del comitato esecutivo della Banca Centrale Europea dal 2005 al 2011, in una lettera al “Corriere della Sera” ha bocciato la candidatura – avanzata dal governo Renzi – di Federica Mogherini come Alto rappresentante per la politica estera. Per quale motivo? «Di fatto – sostiene Bini Smaghi – il Paese che nomina Ms Pesc rischia di non essere rappresentato su tematiche importanti che vengono discusse dalla Commissione e di non poter creare quelle alleanze necessarie per far passare la visione più vicina alle esigenze del proprio Paese». E ancora: «Per sua natura, l’Alto rappresentante partecipa molto raramente alla riunioni che si tengono settimanalmente, perché impegnato spesso fuori sede nei negoziati internazionali e in visite ufficiali». Bini Smaghi è un economista molto noto: fiorentino, membro del board della Bce fino al 2011, ha anche insegnato ad Harvard. Il suo nome balzò alle cronache quando tre anni fa Giorgio Napolitano si irritò molto perché Bini Smaghi tardava a dimettersi dalla Bce per lasciare spazio a Draghi (per difendere l’autonomia della banca centrale, diceva l’economista, che era anche in corsa per fare il governatore della Banca d’Italia). Insomma, per Bini Smaghi «l’Italia dovrebbe forse puntare su una posizione apparentemente meno prestigiosa, ma di maggior spessore e maggior peso politico, capace di rappresentare gli interessi nazionali nei negoziati che si tengono giorno per giorno nelle stanze del potere europeo». Una vera e propria sconfessione, dunque, nei confronti della scelta del ministro Federica Mogherini, scelta caldeggiata dal presidente del Consiglio.

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