Alitalia, c’è l’accordo: Etihad acquisterà il 49%. Lupi: ora l’incontro con i sindacati per gli esuberi

25 Giu 2014 13:00 - di Redazione

Alitalia ed Etihad confermano di aver trovato un accordo sui termini e sulle condizioni dell’operazione con cui la compagnia di Abu Dhabi acquisterà una partecipazione azionaria 49% in Alitalia. Alitalia ed Etihad – afferma una nota congiunta – «procederanno già dai prossimi giorni alla finalizzazione della documentazione contrattuale, che includerà le condizioni concordate». Il perfezionamento dell’operazione è soggetto all’approvazione delle competenti autorità Antitrust. «Su Alitalia-Etihad martedì sera c’è stato un importante incontro con le banche e con i principali azionisti, in un clima positivo e nel quale si sono fatti passi avanti decisivi», fa sapere il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi. Quest’ultimo e il suo collega del Lavoro Giuliano Poletti incontreranno presto i sindacati per fare il punto sugli esuberi in Alitalia. «È sempre più chiaro che questo matrimonio s’ha da fare, perché è ormai evidente a tutti che si tratta di un forte investimento industriale con concrete prospettive di sviluppo per la nostra compagnia – osserva Lupi – Sono sempre stato e continuo a essere fiducioso nel buon esito dell’operazione».
Ottimismo anche sul fronte sindacale: «La trattativa sta andando bene – spiega il ministro – ora abbiamo il lavoro
conclusivo con i sindacati. All’approfondimento che stanno facendo l’azienda e i sindacati interverremo anche io e il
ministro del Lavoro», mentre la scadenza rimane quella di metà luglio per chiudere la trattativa sugli esuberi e
affrontare il tema del piano industriale, «che noi riteniamo molto positivo». I tempi comunque stringono e, come ha sottolineato Gian Maria Gros Pietro, presidente del Consiglio di gestione di Intesa Sanpaolo, «è una compagnia di successo che non ha tempo da perdere». Il 31 luglio, come data di chiusura delle trattative, «è una data fissata soprattutto dai gestori di Etihad», ha detto il banchiere sottolineando che «dobbiamo essere fiduciosi perché per Alitalia l’unica soluzione è un accordo con un grande partner internazionale e ad ora non ci sono alternative». Oltre agli esuberi e il piano industriale, resta fuori il nodo del debito: «Sono convinto che sia possibile trovare un
accordo» per la ristrutturazione del debito di Alitalia «nell’interesse di tutti», ha detto lo stesso Gros Pietro,
ribadendo di essere «disposti a fare dei sacrifici, a condizione che il punto di arrivo sia una compagnia in grado di
svolgere profittevolmente il suo compito».

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