Scontri all’Ikea di Piacenza: estremisti di sinistra cercano di impedire l’accesso ai lavoratori

7 Mag 2014 12:37 - di Redazione

Scontri tra forze dell’ordine e manifestanti sono avvenuti davanti ai cancelli del deposito centrale Ikea di Piacenza. Polizia e carabinieri hanno dovuto utilizzare la forza per disperdere numerosi facchini ed estremisti dell’ultrasinistra che volevano impedire l’accesso all’area logistica agli altri lavoratori e ai camion. Durante le cariche due manifestanti sono rimasti feriti e sono stati portati dal 118 all’ospedale di Piacenza, ma non sono gravi. Si tratta della protesta organizzata dal sindacato intercategoriale Si Cobas, dopo che nei giorni scorsi una trentina di lavoratori immigrati della cooperativa San Martino, che fornisce servizi all’interno del deposito piacentino di Ikea, erano stati sospesi dal servizio e accusati di diverse inadempienze lavorative. Il Cobas ha quindi indetto lo stato di agitazione “promettendo battaglia” davanti alla sede del colosso svedese. A seguito degli incidenti Ikea Italia Distribution ha sospeso le proprie attività nel deposito 2 di Piacenza, in località Le Mose, picchettato da due giorni dai Si Coba. «Questa sospensione parziale permarrà con il permanere del blocco agli accessi», spiega una nota di Ikea, lamentando il fatto che la riduzione dell’attività della piattaforma logistica di Piacenza è oggetto di grande attenzione da parte della casa madre, dove si stanno valutando misure organizzative alternative per garantire l’approvvigionamento delle merci ai diversi punti vendita: Ikea annuncia anche di aver chiesto un incontro con il prefetto di Piacenza per discutere degli impatti della situazione per i propri lavoratori e per le proprie attività. «I manifestanti che stanno attuando il blocco ai cancelli non sono dipendenti Ikea, ma soci lavoratori della cooperativa San Martino – prosegue la nota – Stante l’impossibilità di accedere ai depositi in una situazione di sicurezza, i lavoratori del primi turno sono tornati alle proprie abitazioni e Ikea ha comunicato la sospensione delle attività anche ai lavoratori del secondo turno». Ikea conclude ricordando «l’importanza del polo logistico di Piacenza, non solo per la presenza della propria piattaforma ma anche per l’indotto che genera e per la presenza di altri importanti centri di distribuzione. Il perdurare di uno stato di turbolenza o addirittura l’impossibilità di continuare ad utilizzare questo polo metterebbe a repentaglio un progetto occupazionale e di sviluppo di tutta questa area».

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