Immigrazione, primi espulsi: quattro deputati leghisti da Montecitorio. «Vietato dissentire dal governo»

16 Mag 2014 14:57 - di Redazione

Per ora il bilancio di Mare Nostrum è l’espulsione di due parlamentari leghisti dall’Aula di Montecitorio, colpevoli di aver protestato contro il governo sull’immigrazione. «I clandestini invece non devono temere», ironizza Gianluca Pini, messo alla porta insieme al collega Stefano Allasia. «Considerati i risultati dal punto di vista umanitario, l’operazione Mare Nostrum proseguirà»: alle parole solenni del sottosegretario Graziano Delrio in risposta alle mozioni delle opposizioni, si è scatenata la protesta del Carroccio. «Non ho mai sentito proferire così tante balle e baggianate in questa Aula, dove sto ormai da diversi anni», ha detto il leghista Davide Caparini mentre i colleghi esponevano cartelli con su scritto “Clandestino è reato”. Il clima si è surriscaldato quando Mariano Rabino di Scelta Civica ha provocato dicendo “I leghisti l’Africa la conoscono bene: basta chiedere al loro tesoriere”. Immediata la reazione di Pini e Allasia che non hanno gradito. Tanto è bastato perché il vicepresidente grillino Luigi Di Maio “ordinasse” l’allontanamento dei due pericolosi disobbedienti prima di sospendere la seduta. Alla ripresa, durante le votazioni della mozione del Nuovo Centrodestra, la protesta del Carroccio è ripresa con fischietti e slogan al grido di “Alfano dimettiti!” mentre dai banchi del Pd si alzava un coro di “Fuori, fuori”. Di Maio in versione questurino non si è scoraggiato e ha tirato fuori il cartellino rosso anche per Emanuele Prataviera e Guido Guidesi. La seduta si è conclusa, come da copione, con il via libera alle mozioni della maggioranza e dei Cinquestelle.
«Non ci troviamo in un collegio di educande – ha detto il vicepresidente di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli, intervenendo sul richiamo al regolamento chiesto dal deputato del Pd Rosato per sanzionare gli «episodi di intemperanza» – Se qualcuno pensa di poter strozzare il dibattito parlamentare ha sbagliato luogo. È più che legittimo che un deputato possa manifestare il suo dissenso talvolta anche con manifesti o usando espressioni colorite. Quello che non è accettabile è che vengano comminate sanzioni identiche tra chi usa la violenza e chi fa solo proteste simboliche e pacifiche». Quanto al merito, Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale ha confermato il no a Mare Nostrum. «Definire come emergenza quella che si sta verificando in questi mesi è un errore – ha aggiunto Rampelli – perché è un dramma che si è stratificato da mesi soprattutto a causa delle politiche del governo e della sua maggioranza stravagante, che va dal Pd al cosiddetto Nuovo Centrodestra. Mare Nostrum è privo di una prospettiva di sviluppo dell’Africa e del Medio Oriente. Bisogna piantarla con la demagogia che aumenta gli sbarchi e i traffici degli scafisti. Il dovere della solidarietà è sacrosanto – ha proseguito Rampelli – ma non può non farci interrogare su cosa ci sia di umanitario nell’accogliere decine di migliaia di persone che poi dormono nei parchi pubblici sotto i cartoni e vengono lasciate nelle mani della malavita organizzata. Che cosa c’è di umanitario nel farle morire di stenti o vederle in fila davanti alla Caritas per un piatto di minestra?». «Ma come si fa ad essere così ciechi? – si chiede Maurizio Gasparri di Forza Italia – Delrio finge di ignorare che questi carnefici partono con imbarcazioni fatiscenti proprio perché sanno che le navi italiane vanno a prendere i clandestini fin quasi al limite delle acque territoriali libiche. Le vite si salvano impedendo loro di affidarsi ai trafficanti di morte, creando campi di accoglienza sulle loro terre».

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