C’è persino chi rimpiange Tito: i nostalgici ricordano il dittatore comunista nel 34° della morte

5 Mag 2014 19:03 - di Antonio Pannullo

I nostalgici: che gente deliziosa. Sono loro che riempiono il mondo… Si potrebbe dire parafrasando il detto di Drieu la Rochelle. Però è così, e soprattutto in Europa. Centinaia di nostalgici della vecchia Jugoslavia socialista hanno reso omaggio domenica 4 maggio a Belgrado al maresciallo Tito nel 34° anniversario della sua morte. Nonostante la pioggia incessante e il clima autunnale, alla Casa dei Fiori – dove si trova il Memoriale del defunto dittatore jugoslavo – si è registrato un flusso costante di visitatori che hanno deposto fiori sulla tomba di Josip Broz Tito. Veterani di guerra, i soliti antifascisti, delegazioni delle ambasciate di Cuba e del Venezuela, i residui comunisti nel mondo, hanno reso omaggio anch’essi al vecchio leader, unitamente alla figlia di Tito, Zlatica, e al nipote Joshka. Accanto alla tomba di Tito vi è anche quella della moglie Jovanka, morta a Belgrado il 10 ottobre 2013. Vecchi estimatori di Tito sono giunti in autobus da tutte le province dell’ex Jugoslavia, Croazia, Slovenia, Macedonia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, oggi Paesi indipendenti che erano in passato repubbliche della Federazione jugoslava. «La Jugoslavia è stata un esempio per il mondo intero di come un Paese può funzionare al meglio, di come si può dare alla popolazione lavoro, assistenza sanitaria e tutto quello di cui la gente ha bisogno», ha detto Mira Tokanovic, leader dell’Associazione dei comunisti jugoslavi in Serbia. Nato il 25 maggio 1892 (una data peraltro sulla quale non vi è assoluta certezza) nel villaggio croato di Kumrovec, Tito – che fu tra i fondatori nel 1961 del Movimento dei Paesi non allineati – guidò il movimento partigiano che liberò la Jugoslavia nella seconda guerra mondiale. Avrebbe voluto annettersi Trieste, e per poco non ci riuscì. I suoi partigiani massacrarono decine di migliaia di italiani e li gettarono nelle foibe, nell’indifferenza e nel silenzio degli italiani e soprattutto dei comunisti italiani. Per 35 anni Tito fu capo della Federazione socialista jugoslava e morì il 4 maggio 1980 a Lubiana, in Slovenia. Al suo funerale, Quattro giorni dopo, presero parte oltre duecento fra capi di stato e di governo, ministri e alti rappresentanti di 127 Paesi. Sic transit gloria mundi….

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