Stamina: rinviato al 22 maggio il processo per truffa. Smentita la candidatura di Vannoni alle europee

3 Apr 2014 13:56 - di Guido Liberati

È stato rinviato al 22 maggio, dopo una breve udienza dedicata alle prime incombenze, il processo per tentata truffa a Davide Vannoni. Il pubblico ministero ha chiesto l’audizione di 26 testimoni e la difesa ha risposto con 30, fra cui l’ex presidente della Giunta regionale del Piemonte, Mercedes Bresso, e due ex assessori. In questo processo Vannoni risponde di tentata truffa in relazione ad un finanziamento di 500 mila euro che non ottenne. Una richiesta, secondo la Procura di Torino, avanzata nonostante la sua fondazione non avesse i titoli per ottenerla. E, addirittura, illustrando nel progetto sei casi di pazienti in realtà inventati. Per difendersi da queste accuse il professore di filosofia che si faceva passare per “neuroscienziato” – come annota maliziosamente il pm Raffele Guariniello nell’altra inchiesta, quella in cui è accusato di associazione a delinquere, truffa e somministrazione di farmaci pericolosi – ha scelto un nuovo legale. Non più l’avvocato torinese Roberto Piacentino, che lo ha difeso fino al rinvio a giudizio, ma Liborio Catalioti, di Reggio Emilia, noto per avere difeso Vanna Marchi e la figlia Stefania Nobile. Il pm Giancarlo Avenati Bassi, che ha chiesto il rinvio a giudizio, contesta a Vannoni di aver presentato, per ottenere il finanziamento, casi inventati di pazienti affetti da morbo di Parkinson, epilessia, danni alla colonna vertebrale, ictus e sclerosi multipla. Sei casi inesistenti, così come del resto l’iscrizione all’Anagrafe delle Onlus – anche questa inesistente. Gli esperti ucraini citati nella richiesta di finanziamento non avevano – sempre per l’accusa – sufficienti pubblicazioni accademiche. E l’adesione di tre esperti al comitato scientifico della stessa fondazione non sarebbe in realtà mai avvenuta.

Nelle ultime ore è arrivata l’ennesima sconfessione del metodo Vannoni. I medici degli Spedali Civili di Brescia hanno infatti deciso di interrompere «fino a data da definirsi» la somministrazione del trattamento. L’annuncio arriva dal commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, Ezio Belleri, che in audizione in Senato ha spiegato che la decisione dei clinici è motivata dalla volontà di attendere il parere del nuovo comitato scientifico nominato dal ministero della Salute e che dovrà pronunciarsi in merito al protocollo. Nella stessa sede, una delle massime autorità mondiali sulle staminali, la senatrice a vita Elena Cattaneo, ha definito quello su Stamina «il più ciclopico deragliamento che la storia della medicina abbia vissuto». La Cattaneo ha chiesto: «Com’è stato possibile che a un ente privato che non è nemmeno una onlus», fondato da «un professore di lettere», sia stato «dato in utilizzo parte di un laboratorio pubblico per consentire la manipolazione segreta di materiale biologico da inoculare ai pazienti?». In queste ore è stata smentita anche la notizia di una candidatura di Vannoni alle elezioni europee nelle liste dell’Alleanza dei Liberali e dei Democratici italiani: «Non c’è spazio per candidature incompatibili con i principi liberaldemocratici e con la serietà delle componenti che li rappresentano», ha tagliato corto il vicepresidente dell’Alde Niccolò Rinaldi.

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