Orrore in Oklahoma: fallisce l’iniezione letale e il condannato muore tra le urla per arresto cardiaco

30 Apr 2014 13:04 - di Bianca Conte

Scorte di sostanze letali in esaurimento. Condannati giustiziati con anestetici usati in campo veterinario, non approvati a livello federale. Ingranaggi farragginosi. Appuntamenti con il boia rimandati. L’Oklahoma finisce nuovamente al centro della bufera per gli imprevisti che ormai da un po’ minano le esecuzioni capitali. L’ultimo, inquietante episodio risale alla notte scorsa (il pomeriggio americano) nel penitenziario di McAlester, dove era prevista una doppia procedura letale, la prima delle quali stabilita peraltro tra mille polemiche e dopo moltissimi anni. A finire sul lettino del boia, che doveva somministrargli l’iniezione letale, era un uomo di colore, di nome Clayton D. Lockett. Le cose, però, non sono andate nel verso giusto: iniettato l’anestetico, e dichiarato il prigioniero privo di sensi, una vena si è rotta proprio all’atto della somministrazione del mix di veleni mortali. A quel punto il corpo dell’uomo ha cominciato improvvisamente a muoversi, i suoi piedi e le sue braccia ad agitarsi in modo convulso. Con uno scatto Clayton ha tentato addirittura di sollevarsi: inutilmente. E i lamenti si sono trasformati in grida. La scena che si è svolta sotto gli occhi di medici storditi e testimoni attoniti è stata raccapricciante, tanto da costringere gli addetti del carcere ad abbassare la tenda, sipario di una inaspettata visione “pulp”. E alla fine, un attacco cardiaco ha messo fine al supplizio. A questo punto la seconda esecuzione è stata rinviata: per almeno 14 giorni, hanno informato i dirigenti del penitenziario, che ora avvieranno un’indagine per capire cosa sia accaduto e perché. Ma, al di là delle inchieste interne, delle vittime, dei boia, di sicuro l’esecuzione di quest’ultimo prigioniero del braccio della morte americano è destinata a incrementare le polemiche, specie in una fase in cui ricorrere alla pena capitale, nei vari Stati americani che lo consentono, è diventato sempre più difficile e accidentato: e ricordiamo che l’Oklahoma è uno di quelli che, tra l’altro, autorizzano ancora la sedia elettrica fra i metodi di esecuzione, e uno dei due Paesi (con lo Utah) che permettono pure la fucilazione.

 

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