Finisce in Procura il romanzo “pornografico” proposto agli studenti del liceo “Giulio Cesare” di Roma

25 Apr 2014 9:53 - di Valerio Pugi

L’associazione Giuristi per la Vita (www.giuristiperlavita.org) e l’associazione Pro Vita Onlus (www.notizieprovita.it) hanno presentato alla Procura di Roma un esposto ipotizzando i reati previsti dagli articoli 528 (Pubblicazioni oscene) e 609 quinquies (Corruzione di minorenne) del Codice penale, che sarebbero stati commessi da insegnanti del liceo classico “Giulio Cesare” di Roma. In attuazione del documento dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale) – afferma una nota dei Giuristi per la Vita – che va sotto il nome di “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013-2015)” – il quale prevede, tra l’altro, “l’arricchimento delle offerte di formazione con la predisposizione di bibliografie sulle tematiche Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender) e sulle nuove realtà familiari” – gli allievi sarebbero stati «obbligati a leggere un romanzo, a forte impronta omosessualista, dal titolo “Sei come sei”, della scrittrice Melania Mazzucco (Edizioni Einaudi), alcuni passi del quale rivelano, in realtà, un chiaro contenuto pornografico. Si tratta di divulgazione di materiale dichiaratamente osceno – conclude l’avvocato Gianfranco Amato a nome dell’associazione – che non può non urtare la sensibilità dell’uomo medio, specie se si considera che tale divulgazione era diretta ad un pubblico composto da minorenni».

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