E alla fine ad “Amici” Renzi si becca gli sfottò di Geppi Cucciari

29 Apr 2014 20:07 - di Aldo Di Lello

D0vrà ingurgitare più di qualche boccone amaro, Matteo Renzi, domenica 4 maggio. In prima serata, su Canale 5, andrà in onda Amici, trasmissione leader dell’audience nazionalpopolare, e in particolar modo giovanile. Ma lui non ci sarà, come aveva tanto sperato, con Maria De Filippi. Non ci sarà, il povero Matteo in cerca di qualche elettore in più. E non potrà quindi sfoggiare nuovamente il suo amato giubbotto alla Fonzie, che stava già lustrando per la grande occasione, ben sapendo che è lì, nello studio dalla popolare De Filippi, che si rastrellano consensi. E non certo nel salotto di Floris, con le truppe cammellate dell’applauso, dove tutti recitano il rigido copione dell’uggioso bipolarismo all’italiana,  nato con l’ormai logora formula dei talk show e dove tutto è prevedibile, scontato: dalle interruzioni del conduttore o dei competitors agli ululati e ai clap clap delle tifoserie  politiche. Meglio, molto meglio comparire nel clima frizzante di un talent show, agghindato come un teddy boy degli anni Sessanta.

Invece niente. I signori della  par condicio hanno detto no. E per Renzi è in arrivo anche un altro motivo di amarezza. Perché la sua figura sarà comunque evocata, ma a scopo di satira e sfottò. Il premier si vedrà infatti sbertucciare dall’attrice brillante Geppi Cucciari, che dedicherà proprio a lui la sua incursione in trasmissione. Le gags sono già state registrate. E si tratta di carezze alla carta vetrata. Così esordisce l’irriverente Geppi:  «Scusa prima devo fare una commissione… Matteo Renzi, come sai, non è potuto venire, ma mi ha detto di darti questi: 50, 60, 70, 80»Il riferimento è chiaramente al bonus del decreto Irpef. «Adesso – incalza l’attrice – li darà a tutti». E poi: «Certo è un momentaccio per lui: niente Partita del Cuore, niente Amici… Se gli salta anche la prossima ospitata gli tocca governare». Renzi si potrà sempre consolare, il giorno dopo, partecipando a un convegno con i “professoroni” (come li ha definiti qualche tempo fa) Rodotà e Zagrebelsky. Buon divertimento Renzie.

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