Che rabbia, la Merkel. Prima ride di noi e poi si gode le vacanze a Ischia…

14 Apr 2014 19:19 - di Girolamo Fragalà

Oltre al danno, la beffa. Angela Merkel si gode di nuovo le vacanze a Ischia e gli italiani sono costretti a buttar giù la cronaca minuto per minuto di quant’è felice, di quanto sole ha preso, di come si è immersa nelle piscine termali. Proprio lei, considerata la maggiore responsabile dei nostri guai, l’affamatrice senza cuore, che vede il nostro Paese con il sangue agli occhi e che si permette persino di mettere becco su chi dev’essere il presidente del Consiglio, alla faccia della volontà degli elettori. Alla fine, l’Italia le piace solo per distendersi, italiani bella gente ma quando le fa comodo. E così i giornali si affannano a dare le notizie esclusive: la Cancelliera di ferro ha trascorso una mattinata all’insegna del sole e del bel tempo. Ha raggiunto l’isola a bordo di un traghetto di linea arrivato a Casamicciola. Ha lasciato l’albergo alle ore 9,30 entrando nel centro termale dell’Aphrodite dove, con il marito, ha trascorso alcune ore, è poi andata via per recarsi in un vicino centro massaggi. Sia ben chiaro, è il riconoscimento della bellezza di uno dei posti più caratteristici della Campania (e non solo), tanto belli da essere scelti persino dalla gelida Angela ma – per averne conferma basta dare un’occhiata al web – gli italiani non hanno gradito molto e i commenti a ridosso dei link sono stati duri. Non è solo questo, la Merkel non è amata per vari motivi, i sacrifici imposti sono solo parte dei motivi dell’astio nei suoi confronti. Gli italiani possono soprassedere persino sulla politica lacrime e sangue imposta dalla Germania e realizzata dagli obbedienti Monti-Letta-Renzi, tant’è che hanno fatto sacrifici sopportando una stagione terribile. Ma non toccategli la dignità. L’offesa no, quella non la perdonano. L’offesa dei sorrisetti, l’offesa del decidere le sorti del governo italiano, l’offesa di fregarsene del volere della gente. In pochi ricordano che spesso veniamo accomunati con la Grecia e il Portogallo, un’operazione mediatica e distruttiva, quando invece il nostro Pil è otto volte superiore. I burocrati europei non lo dicono, non gli conviene, tanto sanno che c’è sempre un Letta o un Renzi pronto a inginocchiarsi davanti alla Merkel.  Giorgia Meloni sottolinea «le risatine dei membri della Commissione europea quando i nostri presidenti del Consiglio vanno in conferenza stampa all’estero. Renzi – aggiunge – ha fatto male a minimizzare: ci si aspetta che i suoi parigrado, responsabili delle politiche che hanno messo in ginocchio l’Italia in questi mesi, almeno non stiano lì a ridere». E quella risata fa più male delle stangate, perché è una ferita alla dignità degli italiani. Che poi sono costretti a sopportare le immagini della Merkel che va in vacanza a Ischia.

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