Una senatrice Pd vuole togliere la scorta a Berlusconi (e lasciarla a D’Alema e Prodi)

28 Mar 2014 17:32 - di Redattore 92

Leviamo la scorta a Silvio Berlusconi. Tanto non ha più cariche pubbliche ed è un privato cittadino. La  proposta arriva da Laura Puppato. La senatrice Pd, che ha goduto di fama effimera nel novembre 2012 quando si candidò alle primarie Pd (votata da pochi intimi, il 2,6 %) va ora alla ricerca di nuova visibilità presentando l’interrogazione più delirante della legislatura. La scorta «al cittadino Silvio Berlusconi» è troppo costosa, lamenta la senatrice democrat, cavalcando l’odio verso gli avversari politici che tuttora serpeggia in parte della sinistra italiana. «Secondo alcune fonti di stampa – scrive la Puppato – la scorta sarebbe formata da almeno 40 persone e due auto blindate e costerebbe due milioni e mezzo di euro all’anno, senza contare che alcune abitazioni private sono presidiate dai carabinieri come fossero sedi di ministeri o di altri enti pubblici. Neppure Andreotti o Moro avevano una scorta così imponente nel periodo in cui erano nel mirino delle Br. Chiediamo ai ministri di indirizzo di chiarire quali siano le ragioni per accordarla a chi, come Berlusconi, non solo non ricopre alcuna carica istituzionale, ma è anche stato condannato in via definitiva per frode fiscale, reato ancor più odioso se pensiamo che la frode proseguiva mentre ricopriva la carica di Presidente del Consiglio». `Allo stato attuale – sostiene ancora – un ex primo ministro, condannato per frode fiscale, riceve maggiore protezione rispetto a chi è in carica, mentre si protraggono le condizioni vergognose in cui sono tenuti i testimoni di giustizia, eroi civili che, per mancanza di fondi, vivono in povertà e insicurezza».

Da qui la demagogica richiesta: «Il caso Berlusconi, nell’attuale contesto di spending review appare ancor più contraddittorio, è dunque necessario analizzare con trasparenza il campo della sicurezza personale delle diverse figure politiche in carica e non, per verificare se risultino ulteriori casi in cui la scorta non risulti necessaria o si possa ridimensionare perché non più giustificato il dispendio di forze utilizzate a questo scopo». Alla Puppato nessuno ha spiegato che per legge gli ex presidenti del Consiglio hanno diritto alla scorta e che Berlusconi è già stato oggetto di aggressioni (tutti ricordano quella con il cavalletto a Piazza Navona e il lancio di una statuetta a Milano).  A questo punto, data la premessa, la Pupato sia conseguente e chieda di togliere la scorta anche a D’Alema, a Prodi, alla Finocchiaro e agli altri esponenti Pd che ancora ne usufruiscono. Anzi, visto che ci siamo, ma perché non chiedere quanto è costata la scorta a Barack Obama? Secondo i criteri della senatrice Pd, il presidente Usa poteva tranquillamente arrivare a Fiumicino con un volo Alitalia e girare Roma in taxi.

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