Tra flash, schede e fuochi d’artificio, va in onda il Carosello del governo. Centrodestra all’attacco

31 Mar 2014 21:34 - di Redazione

Alla fine dei giochi le riforme di Matteo Renzi sono solo uno spot: tra slide e flash fotografici è un grande carosello politico. Nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha varato il disegno di legge per la riforma del Senato, il presidente del Consiglio scherza sulla complessità delle schede preparate dal ministro per le Riforme Maria Elena Boschi rispetto a quelle presentate dallo stesso una ventina di giorni fa e che erano state criticate.«Apprendo dal presidente Renzi  – afferma Renato Brunetta – che tutte quelle slide fluorescenti prodotte in conferenza stampa il 12 marzo erano solo giochi ottici. La mia colpa è di averle prese sul serio, e di aver dimostrato che non c’è trippa per gatti, salvo deragliare dalla legge di bilancio e dalle normative europee. D’altronde, uno che ha dimostrato di non sapere che cosa sia un sostituto d’imposta, figuriamoci se ne capisce di fiscal compact, six pack, two pack, di articolo 81 della Costituzione, di legge rafforzata. Più che preveggenza, gli ho dato retta, invece lui scherzava. Risponda pure con una battuta, ride bene chi ride ultimo». Il presidente dei deputati di Forza Italia osserva critico:  «Fantastico il mago delle televendite mi accusa di propaganda. Si tranquillizzi, è imbattibile. Evidentemente il presidente Renzi è nervoso, perché non ha più un partito, non ha più i gruppi parlamentari. Ha solo un governo senza alcuna legittimazione democratica, cerca di far miracoli, ma l’operazione non sempre gli riesce. Per parte nostra, noi vogliamo le riforme. Più di lui, con più serietà di lui. A partire da quella elettorale, che giace al Senato da quasi tre settimane, perché Renzi non sa come uscirne, tra impegni presi con Berlusconi e ricatti dei suoi compagni di maggioranza. Oggi cerca di cambiare gioco e di buttarla sul Senato, ma i 25-30 senatori democratici dissidenti non gli fanno dormire sonni tranquilli». Per Giorgia Meloni, presidente di FdI «l’Italia ha bisogno di una riforma seria e organica nell’assetto dello Stato, che tenga conto delle esigenze di maggiore efficienza, di maggiore governabilità e di riduzione dei costi della politica. Tutto questo non si fa con provvedimenti puntuali e scollegati tra loro ma con un intervento strutturale e che abbia una visione di insieme. Con la maldestra riforma del Senato voluta da Renzi rivediamo i presupposti della catastrofe già fatta dalla sinistra con la riforma del titolo V. Un pastrocchio che ha peggiorato l’intero funzionamento dello Stato e al quale si tenta ancora adesso di porre rimedio. Quando il governo e le altre forze politiche vorranno realmente affrontare in modo serio la modifica del nostro assetto costituzionale Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale sarà felice di dare il proprio contributo, a cominciare dalla trasformazione dell’Italia in una Repubblica presidenziale. Per ora invece ci teniamo fuori da questa goffa operazione che sembra mossa solo finalità elettorali». Critica anche la parlamentare di Forza Italia Daniela Santanché: «Anziché impiegare il tempo a elaborare le slide, il ministro Boschi avrebbe dovuto provvedere a chiudere e rendere pubblico il testo del ddl sulle riforme costituzionali. Così avrebbe voluto la democrazia. Invece, al momento attuale gli italiani sono costretti per forza di cose ad ingoiare gli annunci del governo senza poter soddisfare il proprio desiderio critico. Quindi tutto ci sembra la Boschi, tranne che secchiona come dice Renzi. Oggi il ministro di punta del governo Renzi si merita una sonora bocciatura».

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