Il sindaco di Londra: «Via dalle famiglie i figli degli integralisti islamici. Sono educati al terrorismo»

4 Mar 2014 10:16 - di Sandro Forte

Portare via i bambini ai loro genitori per evitare che seguano il loro cattivo esempio. L’ultima idea del sindaco di Londra, il conservatore Boris Johnson, è destinata a far discutere parecchio: dare in affidamento ai servizi sociali i figli degli integralisti islamici presenti sul suolo britannico. Johnson l’ha scritto nella sua rubrica settimanale pubblicata sul “Daily telegraph”. Secondo il primo cittadino, questo è l’unico modo affinché, una volta cresciuti, non diventino «potenziali killer o terroristi suicidi». Le frasi di Johnson, che ha abituato i britannici ad affermazioni molto controverse, rischiano di sollevare una polemica nella comunità islamica del Regno Unito. «Si stima che ci possano essere centinaia di bambini – ha continuato il sindaco – in particolare quelli che ruotano attorno al gruppo bandito al Muhajiroun, ai quali vengono insegnate cose folli: lo stesso tipo di desiderio per l’assassinio e la morte che abbiamo sentito dai killer del soldato Lee Rigby». Dopo aver invitato i britannici a superare la loro tradizionale fobia nel giudicare le altre culture e nell’intromettersi nelle minoranze sociali, Johnson paragona questo tipo di educazione estremistica ad altri abusi sui minori, come la pedofilia e le mutilazioni genitali femminili «senza timore di offendere le minoranze. Possiamo avere una magnifica, gloriasa e policromatica società – continua Johnson – ma dobbiamo restare assolutamente fermi nell’opporci a quei comportamenti che minacciano i nostri valori». Con le famiglie di estremisti islamici «al momento c’è una certa riluttanza da parte dei servizi sociali a intervenire, perché non è chiaro se la legge di tutela sosterrebbe azioni del genere», conclude il controverso e istrionico sindaco. Anche questa sua ultima uscita è destinata a creare polemica e il Muslim Council of Britain ha già avvisato del rischio che queste dichiarazioni infiammino il sentimento anti-islamico.

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