Allarme pedofilia, un sondaggio rivela che un italiano su tre considera leciti i rapporti con minorenni

10 Feb 2014 10:50 - di Priscilla Del Ninno

L’Italia, paese di santi, navigatori e… non proprio poetici personaggi. Già, almeno stando ad una ricerca realizzata dall’istituto Ipsos per l’organizzazione Save the Children in occasione del Safer Internet Day 2014, la giornata dedicata dalla Commissione Europea alla sensibilizzazione dei più giovani ad un utilizzo maggiormente idoneo e consapevole della rete – che viene celebrata domani – che alimenta un dubbio già adombrato dal progressivo orrore rivelato dalla cronaca quotidiana.Un sondaggio, dunque, quello redatto nel gennaio scorso su un campione di 1001 adulti tra i 25 e i 65 anni per conto della nota associazione umanitaria, che più che rivelare, evidenzia il lato oscuro degli italiani, già acclarato, purtroppo, dai recenti fatti di cronaca che, dal cyberbullismo alla prostituzione minorile, vedono coinvolti in maniera e misure diverse, uomini, ragazzini e Internet: dallo sconcertante caso delle baby squillo romane dei Parioli in giù, fino a un abisso di sprezzante degenerazione adulta e tragico cinismo adolescenziale. Uno scenario – quello disegnato dall’indagine – in cui vittime e carnefici si confondono, arrivando quasi a scambiarsi le parti, nel segno di un’interconnessione continua, e nell’ambito del quale Internet e i social network giocano dunque un ruolo predominante.

E allora, ci dice l’inquietante report, il 38% dei nostri connazionali ritiene accettabile avere rapporti con gli adolescenti: come a dire che un italiano su tre sdogana la pedofilia. E ancora: che almeno il 28% degli adulti ha tra i contatti sul web adolescenti che non conosce personalmente e che, addirittura, per il 41% degli intervistati sarebbero per primi i giovani a relazionarsi con target maturi, mentre l’81% pensa che le interazioni sessuali tra adulti e adolescenti, giudizio di merito o meno, siano comunque diffuse, e addirittura originate – o almeno favorite – dalla rete. Fino al paradosso sondaggistico secondo cui, per 1 intervistato su 100, un rapporto tra una persona matura e un ragazzino potrebbe addirittura arrivare ad essere considerato formativo per il minore.

Un triangolo aberrante, insomma, quello stabilito tra mondo adulto, universo giovanile e Internet. Una trappola, preparata dalla Rete in cui – consapevoli o meno – i giovani cadono o si buttano “volontariamente”, rimbalzando sulla fredda indifferenza degli adulti. Sempre l’indagine ci dice, infatti, che tra gli ultra quarantacinquenni sono molti quelli che si rivolgono a Internet per cercare di ovviare alla solitudine relazionale e sentimentale della vita reale: tanto che il 37% degli italiani “confessa” di utilizzare il web per conoscere persone, creare contatti, intrattenere relazioni d’amicizia e d’amore. Valori ormai più virtuali che reali…

 

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