Piemonte: se si torna alle urne Crosetto in pole position per le primarie del centrodestra

11 Gen 2014 10:03 - di Redazione

Da un male (la sentenza del Tar che ha fatto decadere l’assemblea regionale e la giunta Cota) potrebbe nascere un bene per il centrodestra. Se  il Consiglio di Stato dovesse infatti confermare il ritorno alle urne, il Piemonte farebbe da laboratorio politico per le primarie del centrodestra. Il candidato governatore verrebbe quindi scelto attraverso un meccanismo molto simile a quello recentemente adottato dal Pd. A confermare queste indiscrezioni il quotidiano torinese La Stampa, che si è pure scatenato nel toto-nomine. Mentre la Lega intende puntare sul governatore uscente Roberto Cota, Silvio Berlusconi avrebbe intenzione di giocare le sue carte sull’ex Forza Italia, oggi con Meloni e La Russa, Guido Crosetto. «Coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia e in anni lontani coordinatore regionale del Pdl subalpino», Crosetto, scrive il giornale, «a livello nazionale conta sull’apprezzamento di Forza Italia e del Nuovo centrodestra». Ma il quotidiano torinese indica anche altri papabili, come quello di Gilberto Pichetto, «vicepresidente della giunta e assessore al Bilancio: l’uomo che, forte dei solidi rapporti romani, ha saputo accreditarsi come il salvatore dei conti disastrati della Regione. E forse non è un caso se Pichetto, venerdì a Roma per una serie di incontri programmati, abbia ottenuto udienza da Silvio Berlusconi». «A quanto filtra da Palazzo Grazioli – continua La Stampa – il Cavaliere pare abbia sollecitato Pichetto, da lui nominato coordinatore regionale di Forza Italia, a fornirgli una rosa di nomi da mettere in pista». Tra le opzioni ci sarebbe appunto lo stesso Pichetto. E ci sarebbero margini di manovra sia per Lucio Malan, senatore e capolista in Piemonte, sia per Claudia Porchietto, «brillante assessore al Lavoro nella giunta Cota ed esponente di punta del Ncd in Piemonte».  Giochi ancora aperti, insomma, sempre che il Consiglio di Stato non ribalti la sentenza del Tar. Salvando la giunta regionale e la poltrona di Cota.

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