Altra violenza dei rom: pugni a una donna e sassi contro la gente per non pagare il pranzo

6 Gen 2014 20:57 - di Antonio La Caria

Cronaca di un pomeriggio di paura. Un altro racconto di violenza e di prevaricazione, che però non ha colpito la fantasia dei giornali “amici” della sinistra, che – forse perché a ridosso del Capodanno – hanno ignorato la notizia. Ecco i fatti: in una rosticceria del centro di Tor San Lorenzo (Roma) dodici rom, per non pagare il pranzo, hanno aggredito i proprietari e il personale del locale. Nell’aggressione la proprietaria è stata colpita da un pugno in faccia. Sono stati chiamati i carabinieri che, giunti sul posto, non hanno potuto che constatare le percosse subite dai gestori del locale e i danni a questi causati. Dal racconto di un’altra commerciante si evince che gli aggressori, mentre si davano alla fuga salendo sulle loro auto, hanno cominciato un vero e proprio lancio di sassi verso la gente della zona. Tutto questo nonostante le proteste e la rabbia dei residenti che da mesi denunciano episodi di questo genere. A chiedere un intervento per far cessare le violenze è stato Francesco Storace in un’interrogazione a Nicola Zingaretti. Il nodo è dare seguito a quanto deciso in Consiglio regionale con la scelta di convocare un tavolo con la partecipazione della Dia e i corpi di vigili urbani, polizia, carabinieri e guardia di finanza per debellare la criminalità che si annida nel comune di Ardea, consegnando alla giustizia i responsabili degli atti intimidatori contro le istituzioni e i giornalisti che hanno avuto il coraggio di denunciare lo stato illegale in cui versa la zona; a completare la demolizione del complesso edilizio di via delle Salzare sorto sopra un sito archeologico, occupato da centinaia di persone senza fissa dimora, dove si concentrano attività illegali legate a episodi di violenza e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

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