Tre arresti a Kiev per il pestaggio della giornalista pro Ue Tetiana Chornovil

27 Dic 2013 11:51 - di Redazione

Tre persone sono state arrestate dalle polizia ucraina con l’accusa di aver aggredito Tetiana Chornovil, la giornalista della testata online Ukrainska Pravda, vicina all’opposizione, picchiata ferocemente nella notte tra il 24 e il 25 dicembre. Si conosce il nome di uno solo dei tre: Serghi Kotenko, 29 anni, proprietario della Porsche Cayenne nera che ha fermato la reporter prima dell’attacco da parte di almeno due uomini. I presunti colpevoli dell’aggressione rischiano da 7 a 10 anni di reclusione. L’arresto è avvenuto all’indomani di una nuova protesta a Kiev, che ha assunto il volto tumefatto della report come simbolo. L’aggressione, infatti, ha avuto un effetto boomerang riportando in piazza centinaia di manifestanti, dopo la tregua conquistata da Mosca con l’annuncio di un investimento di 15 miliardi di dollari in titoli di Stato che di fatto salverebbe il paese dal default nell’anno che sta per aprirsi. A finire al centro della manifestazione è stato soprattutto il ministro dell’Interno Vitaliy Zakharchenko, che era stato protagonista di alcune inchieste della cronista e che poi ha accolto l’aggressione con un no comment. Il presidente Viktor Yanukovich, anche lui con i suoi affari finito sotto la lente di ingrandimento della Chornovil, invece, aveva assicurato il massimo impegno per trovare gli aggressori. Intanto, però, erano arrivate anche la dura condanna e la richiesta forte di un impegno per prendere gli aggressori di Europa e Stati Uniti per quel pestaggio che era stato immediatamente messo in relazione con le inchieste e con le posizioni filo-Ue della giornalista. In particolare, l’ambasciata Usa a Kiev ha sottolineato come «nelle ultime settimane siano accaduti una serie di eventi che sembrano voler intimidire o punire persone legate alle proteste» promosse contro il governo dopo il congelamento dell’iter di un accordo di associazione con l’Ue. Inoltre, una missione a Kiev è stata annunciata per il 4 e 5 gennaio dal vicepresidente italiano dell’Europarlamento Gianni Pittella, che intende incontrare sia Tetiana Chornovil, sia la figlia di Iulia Timoshenko, leader dell’opposizione ucraina in carcere. Era la notte del 24 dicembre quando la giornalista, in auto in una zona periferica della capitale ucraina, è stata fermata da due uomini e selvaggiamente picchiata, dopo che la sua auto era stata mandata fuori proprio da una Porsche Cayenne nera, ripresa dalla telecamera che la reporter teneva sul cruscotto dell’auto. «Ho cercato di scappare, mi hanno preso e hanno iniziato a colpirmi sulla testa», ha riferito la donna che ha riportato lesioni al naso, una commozione cerebrale e traumi multipli.

 

 

 

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