Tensione a Kiev: la polizia sfonda le barricate, i manifestanti filoeuropeisti le rialzano

11 Dic 2013 13:14 - di Valerio Pugi

Tensione a Kiev, capitale dell’Ucraina: centinaia di poliziotti in assetto antisommossa hanno preso d’assalto piazza dell’Indipendenza (Maidan Nezalezhnosti), cuore delle manifestazioni filoeuropeiste organizzate dall’opposizione e alle quali dal 21 novembre partecipano ogni giorno migliaia di persone. In mattinata, poi, le “teste di cuoio” hanno tentato di irrompere nel municipio occupato, ma i dimostranti non hanno neanche consentito loro di uscire dai blindati: sono state costrette pertanto a fare dietrofront mentre alcuni manifestanti hanno ricostituito le barricate abbattute nella notte. Per “conquistare” Maidan i poliziotti si sono fatti largo più a colpi di scudo che di manganello, ma ci sono stati ugualmente dei feriti, e una dottoressa ha riferito di aver soccorso almeno 25 persone. A giudicare dalla strategia seguita, l’obiettivo degli agenti era quello di demolire le barricate erette a difesa della piazza: man mano che avanzavano e superavano le barricate i poliziotti si fermavano, senza attaccare i manifestanti, e alle loro spalle le ruspe demolivano gli sbarramenti. Sono rimaste in piedi quelle di viale Khreshatik, che guardano al municipio, mentre in via Institutskaia, anche se le barricate non ci sono più, un muro umano di circa 4.000 persone ha impedito ai poliziotti di irrompere in piazza Indipendenza anche da quel lato. Alcuni dimostranti erano armati di bastoni e qualcuno persino di spranghe di ferro: la situazione non è degenarata probabilmente anche per merito della cantante Ruslana e ad alcuni esponenti dell’opposizione che hanno invitato alla calma e che hanno ricordato ai dimostranti il carattere “pacifico” della manifestazione.
Le manovre della polizia sono iniziate attorno all’una di notte, e sono subito state criticate dall’Ue, la cui delegazione in Ucraina ha chiesto alle autorità di evitare qualsiasi “ricorso all’uso della violenza”. Mentre l’Alto rappresentante per la Politica estera, Catherine Ashton, ha deplorato l’uso della forza ribadendo che il dialogo è l’unica strada. Da parte sua, il segretario di Stato Usa, John Kerry, ha espresso “sdegno” per la mossa del governo di Kiev. Mandare poliziotti in Maidan potrebbe innescare la reazione dei manifestanti nei prossimi giorni, e uno dei leader dell’opposizione ucraina, Arseni Iatseniuk, ha già annunciato una nuova manifestazione “di milioni” di persone in piazza Indipendenza.

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