Stop del ministero alla discarica di Falcognana: è un sito protetto. Gramazio: un altro fallimento di Zingaretti

2 Dic 2013 17:33 - di Sandro Forte

Con una lettera inviata sabato il ministero per i Beni e le Attività culturali ha chiesto ufficialmente a Regione Lazio, Comune di Roma e Municipio IX la sospensione della costruzione della terza vasca nella discarica di Falcognana, al chilometro 15,3 della via Ardeatina, alle porte della Capitale. Nella missiva, firmata dalla soprintendente Maria Costanza Pierdominici, il Mibac constata che «sono stati effettuati movimenti di terra in un’area recintata adiacente all’invaso del lotto della discarica per i rifiuti pericolosi e non in corso di realizzazione. Le opere abusivamente realizzate sono in contrasto con la tutela dei Beni paesaggistici poiché non conformi alla disciplina d’uso del paesaggio di rilevante valore». I lavori di ampliamento della terza vasca (50mila metri quadrati da completare entro l’anno prossimo), in sostanza, sarebbero stati effettuati senza il necessario parere del ministero e in contrasto con il cosiddetto vincolo Bondi. La discarica dell’Ardeatina, gestita dalla Ecofer, è stata autorizzata già nel 2003 e dal 2006 accoglie il fluff, ossia i residui di rottamazione delle automobili. «Il sistema dei vincoli non viene assolutamente toccato, perché esistono autorizzazioni vigenti fino al 2016», aveva assicurato il prefetto e commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Goffredo Sottile prima della firma definitiva del decreto del ministro all’Ambiente Andrea Orlando. Il quale, pertanto, lo scorso 30 settembre aveva dato il via libera a Falcognana, nonostante la ferma protesta dei residenti, come sito di raccolta della spazzatura della capitale dopo la chiusura di Malagrotta. Ma è stato proprio un sopralluogo chiesto dal Comitato del Verde Urbano, cui hanno partecipato sia la Soprintendenza che i vigili urbani, a far scattare la lettera del dicastero guidato da Massimo Bray. «La missiva del Mibac conferma le mie perplessità sull’assenza del parere sia del ministero sia dell’allora sindaco Gianni Alemanno – dice il presidente del municipio Andrea Santoro – Ho dato mandato ai miei uffici di dare corso alle richieste della soprintendente Pierdominici». «Auspichiamo che, dopo lo stop del Mibac, venga scritta definitivamente la parola fine all’ipotesi discarica a Falcognana. In quest’ultimo periodo l’intera vicenda è stata portata avanti tra bugie, silenzi e scaricabarile da parte del presidente Zingaretti e dell’assessore Civita – dichiara il capogruppo Pdl del Consiglio regionale Luca Gramazio – Durante questi mesi insieme ai cittadini abbiamo più volte espresso tutte le nostre perplessità e evidenziato una serie di criticità tecniche rispetto al sito del Divino Amore. Alle nostre interrogazioni, però, la Regione non ha mai fornito risposte adeguate, vivendo in balìa degli eventi e lasciando la situazione in totale confusione. Oggi – conclude Gramazio – emerge ancora una volta la gestione fallimentare di tutta questa vicenda da parte del centrosinistra».

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