La protesta dei forconi va avanti: «Ci sarà il blocco totale dei Tir»

11 Dic 2013 20:30 - di Redazione

La “minaccia” era nell’aria. Poi è bastato un volantino per diffonderla in un attimo: gli automobilisti «facciano rifornimento» perché ci sarà «un blocco totale con gli autotrasportatori che sciopereranno al nostro fianco». I Forconi al terzo giorno di mobilitazione non sentono ragioni. La protesta si  è allargata a Roma e nel Lazio e ha trascinato anche gruppi di cittadini che sono scesi in piazza pur non non aderendo al movimento. Blitz a Montecitorio con tentativi di catene umane, manifestanti che hanno bloccato la metro e rallentamenti stradali a Latina. Il punto di riferimento è piazzale dei Partigiani, in zona Ostiense, dove proseguirà a oltranza il presidio dei Forconi in attesa della grande manifestazione a Roma la prossima settimana e alla quale parteciperanno cittadini da tutta Italia. Per questo i palazzi delle istituzioni sono stati blindati. Anche il centro di Roma e i principali snodi autostradali, e dei trasporti in generale, restano sotto i riflettori della macchina della sicurezza. E i primi segnali in attesa del corteo della prossima settimana sono già arrivati. In mattinata, mentre alla Camera erano in corso le comunicazioni del premier Letta, un piccolo gruppo di manifestanti ha tentato di fare una “catena umana” davanti a Montecitorio ed è stato poi bloccato dalla polizia, che ha fermato e portato in commissariato tre persone. Dopo poco è stata bloccata per circa un’ora la metro B e la Roma-Lido, con un’azione di protesta di messa in atto da alcuni manifestanti di una ditta delle pulizie, che avevano occupato i binari alla stazione Garbatella. La protesta dei Forconi ha creato disagi anche in provincia di Latina. Dalle prime ore di questa mattina sono stati organizzati dei presidi lungo la via Appia, all’altezza di Terracina per poi spostarsi lungo la via Pontina. Decine di camion e di trattori si sono messi in marcia lentamente lungo la carreggiata in direzione sud provocando problemi alla circolazione del traffico e rallentamenti.  Tensioni anche in altre città. Come nei giorni scorsi i manifestanti sono tornati in piazzale Loreto a Milano, hanno occupato alcuni accessi alle vie della zona e le proteste hanno provocato code di automobilisti. Ci sono state forti tensioni quando a piazzale Loreto è passato un pullman di tifosi olandesi dell’Ajax. Ultrà olandesi, circa una ventina, sono scesi dal pullman aggredendo i manifestanti. Poi il bus è stato “scortato” fuori dal blocco. Raduni anche nel centro di Torino, dove un corteo studentesco si è unito alle contestazioni e dove ci sono state nuove tensioni tra forze dell’ordine e manifestanti. La polizia ha identificato sei dimostranti, deferendone uno per il reato di resistenza. La protesta ha assediato anche il municipio di Nichelino, alle porte di Torino. La denuncia è arrivata dal sindaco Pino Catizone, che è rimasto bloccato all’interno dell’edificio con il comandante dei Vigili urbani Luigi Grasso e poche altre persone. Al sindaco è arrivata la telefonata di Angelino Alfano. «Mi ha telefonato il ministro – detto Catizone – e mi ha assicurato il suo interessamento, annunciando che arriveranno dei rinforzi per le forze dell’ordine». Nuove proteste anche in Liguria. Presidio degli aderenti al movimento dei Forconi aanche nella centrale piazza De Ferrari a Genova, dove i manifestanti hanno montato anche tende. A Savona studenti, cittadini e disoccupati hanno compiuto un presidio davanti agli uffici di Equitalia. Alcuni manifestanti hanno fatto irruzione in una libreria urlando: «Chiudete la libreria!» e «Bruciate i libri!».

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