Impeachment per Napolitano. Gli auguri avvelenati di Grillo a “Mr President”

27 Dic 2013 11:57 - di Romana Fabiani

Giorgio Napolitano è sempre nei cuori pentastellati. È sceso di un  gradino nell’home page del blog di Grillo ma è ancora ben visibile il lungo post di auguri urticanti all’indirizzo del capo dello Stato datati 25 dicembre. «Oggi è Natale, tempo di favole», inizia così il messaggio. «C’era una volta…. un re, direte voi. No, c’era un presidente della Repubblica. In quel Paese la monarchia non esisteva da tempo. Questo presidente era un uomo molto anziano, con le fattezze di un re scomparso. Pur non essendo un re, regnava come un re…».  E ancora: «La sua presenza in quei luoghi datava ad anni lontani quando la maggior parte dei suoi sudditi, pardon cittadini, non erano ancora nati e regnava su tutte le Russie un tiranno di nome Stalin che, per alcuni, era un sincero democratico. Il vecchio signore era una presenza intramontabile. Rassicurante. La parola del presidente era sacra, inviolabile, non poteva essere udita dai magistrati. Quando ciò accadeva e una sua conversazione con un indagato veniva registrata, il presidente faceva cancellare i nastri…».  Augurando Merry Christmas a “re Giorgio”, Grillo snocciola uno dietro l’altro i capi di accusa contro Napolitano e lancia un avvertimento: a gennaio il M5S chiederà l’impeachment (più volte annunciato) del Capo dello Stato, «che, rieletto anche grazie a un pluri indagato regnava come un re e non si è reso conto del «botto» fatto dal M5S. La tradizione vuole che a Capodanno tenga un discorso alla Nazione ma la tradizione – profetizza il blog – «quest’anno si ripeterà forse l’ultima volta.

È un atto d’amore per consentirgli di godere un meritato riposo con la sua famiglia e di trascorrere serene giornate sulle panchine del Pincio con dei vecchi amici. Chissà se ringrazierà. Merry Christmas, mister President». A non ringraziare, finora, sono gli strenui difensori della severa imparzialità del capo dello Stato che da settimane è tornato al primo posto nella lisa degli amici della sinistra e del centro che ne esaltano le doti di salvatore della patria e di “sentinella” della democrazia. «Ci sono persone che andrebbero messe su un lettino per chiedere loro di parlarci della loro infanzia. Solo così capiremmo fino in fondo le ragioni della loro rabbia interiore verso tutto e tutti», è stato il commento dell’eurodeputato del Ppe Potito Salatto. Per Casini gli attacchi di Grillo a Napolitano sono solo il segno di un’impotenza politica e il tentativo di mitigare la delusione dei suoi stessi elettori: «Tutte le persone ragionevoli sanno perfettamente che il presidente Napolitano svolge un ruolo autorevole, di guida e di equilibrio in un Paese travagliato da mille difficoltà». Fabrizio Cicchitto del Nuovo Centrodestra ci tiene a esprimere «la piena solidarietà a Napolitano di fronte agli attacchi scomposti di Grillo».

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