Il “Fatto” intervista un anonimo: «La Carfagna alle cene di Berlusconi». E lei querela

7 Dic 2013 14:41 - di Redazione

Una fonte anonima, con tanto di intervista a domanda e risposta. È il giornalismo d’inchiesta del Fatto Quotidiano, che oggi supera se stesso con una ricostruzione della serate di Berlusconi al castello di Tor Crescenza alle quali viene abbinata la presenza di Mara Carfagna. La quale, per l’ennesima volta, smentisce e querela. «Ormai non importa quello che si dice o da chi lo si fa dire,basta che sia fango. Sono 5 anni che “Il Fatto Quotidiano” tra blitz e maldicenze, cerca di accreditare la teoria che chi ha fatto scelte politiche diverse dalle loro appartiene a categorie ignobili e prive di moralità. Ho cercato di difendermi con il mio lavoro, ma quella del “Fatto” è una violenza inaccettabile che tende a delegittimare per l’ennesima volta la mia reputazione e la mia dignità», dice in una nota la portavoce del gruppo Forza Italia alla Camera dei deputati. «Supporre o insinuare subdolamente – aggiunge – che una bella donna se sta in Forza Italia lo fa perché è scesa a compromessi è una vergogna, un atteggiamento razzista e maschilista che mi indigna e che dovrebbe mortificare chi alimenta un tentativo di linciaggio umano e politico insopportabile. Non sono mai stata ad Arcore – sottolinea Carfagna -, come ho testimoniato dinnanzi al tribunale di Milano che ne ha preso atto, né ho mai partecipato alle cene nel castello di Tor Crescenza. Tranne una con molti altri parlamentari. Sarebbe bastato interpellarmi,come fanno tutti i giornalisti seri,per scoprire la verità». La Carfagna chiude con l’annuncio: «Porterò in tribunale questa gente e lo farò pur sapendo che nessun tribunale potrà restituirmi quello che mi è stato tolto e messo addosso».

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