Il braccio violento dello Stato tira fuori dalla borsetta il peperoncino per “irritare” criminali e teppisti

4 Dic 2013 10:38 - di Priscilla Del Ninno

Armati di coraggio. Corazzati di molta pazienza. E a partire da gennaio anche dotati di spray al peperoncino: un’arma che nell’immaginario attribuiamo generalmente alle donne come strumento di difesa personale contro possibili aggressioni maschili: complice il cinema che, da prima ancora che il prodotto venisse da più parti commercializzato, ha sdoganato il suo utilizzo. In quante sequenze di commedie americane, fino ad oggi, ci siamo sorpresi a sorridere all’immagine di una donna che, inseguita da quello che sembra un pericoloso aggressore, dal borsetta estrae, insieme a rossetto, chiavi e profumino tascabile, il nebulizzatore al peperoncino, pronta a brandirla come un’arma, se non proprio letale, almeno come strumento diversivo? Una blanda protezione, certo, più che uno strumento d’offesa. Fumo negli occhi, insomma, o comunque qualcosa di appena più irritante, che più che bruciare intenzionalità criminali, scoraggia chimicamente i malintenzionati e corrode con l’ironia che si porta dietro. Comunque, a dispetto di facili recriminazioni e di catastrofistiche demonizzazioni, tra breve la nebulizzazione di un principio attivo a base di “oleoresin capsicum”, sostanza orticante a non più di 3 metri di distanza, sarà nella fondina di poliziotti e carabinieri come nelle borsette delle donne in giro per stazioni ferroviarie, corridoi della metropolitana e zone pericolose e poco illuminate della città.

Il via libera all’utilizzo dello spray al peperoncino arriva dopo una serie di accurate verifiche, e non è un caso allora se, il fatidico rimedio sarà sulle prime distribuito in via sperimentale agli agenti della Polfer Stazione e Volanti di Milano, oltre che ai carabinieri dei reparti operativi della capitale e di Napoli. Esclusi dall’assegnazione, almeno per ora, i reparti mobili, con la clausola possibilista che, qualora la sperimentazione dovesse dare esito positivo, la dotazione potrebbe essere estesa anche ad altri settori dell’ordine pubblico.

E pensare che quando nei primi sperimentali capitoli della saga di James Bond, il mitico 007 estraeva dalla sua ventiquattrore una penna che si rivelava essere un antenna, o portachiavi in grado di impriovvisarsi in piccole ma distruttive bombe, le quelle geniali trovate sembravano a tutti invenzioni impossibili da realizzare nella realtà… Ancora una volta, però, il cinema ha dimostrato di imitare e anticipare la vita: così, sulla scena delle forze dell’ordine irrompe l’uovo di Colombo, e un ingrediente della dispensa, di cui finora si è esaltato al massimo il potenziale afrodisiaco, è in procinto di diventare arma ufficiale in dotazione alle forze dell’ordine. E non è un film…

 

 

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