Faccia a faccia Renzi-Alfano. Il leader del Pd: la legge elettorale non va fatta a maggioranza

18 Dic 2013 20:12 - di Redazione

Era atteso il faccia a faccia tra Angelino Alfano e Matteo Renzi, in occasione della presentazione del libro di Bruno Vespa. Un confronto cruciale soprattutto sul tema bollente della legge elettorale. Dice Renzi: va fatta subito e non al termine di un percorso sulle riforme costituzionali. Dice Alfano: il nuovo centrodestra vuole farla subito la legge elettorale e non è naturale né logico che il partito di riferimento del presidente del Consiglio ponga il basamento per mettere in difficoltà il presidente del Consiglio. Dunque la paventata intesa tra Renzi, Forza Italia e M5S non è da prendere nemmeno in considerazione. Ma il segretario del Pd ribatte: è un errore fare la legge elettorale a maggioranza. Sulla tabella di marcia tutti d’accordo: l’aula voterà la nuova legge elettorale a febbraio. E Enrico Letta, intervistato dal Tg3, risponde a Renzi: “La riforma della legge elettorale deve essere fatta assolutamente ed è normale che la maggioranza sia d’accordo ma non c’è dubbio che si possa cercare anche una maggioranza più larga”.

Il nuovo leader del Pd, nel confronto con Alfano, tende la mano al governo: “Non ho la fregola delle elezioni”, assicura. Ma sull’ottimismo di Letta – “Mangeremo il panettone anche l’anno prossimo” – si concede una battuta: “Speriamo che non ingrassi come me…”. Quindi Alfano sfida Renzi: “Vogliamo riflettere sull’utilità di rinviare al 2017” l’entrata in vigore dell’abolizione del finanziamento pubblico? “Facciamola entrare in vigore domattina, può essere una cosa da discutere a gennaio”. E il suo interlocutore non sembra prenderlo sul serio: “Negli ultimi 20 anni avete fatto in un altro modo, ma ne prendo atto, diciamo che avete rotto lo specchietto retrovisore e non vedete dietro…”.

Scintille anche sulla riforma Fornero. ”Speriamo che la sinistra riformatrice di Renzi abbia il coraggio di dire ‘smontiamo la Fornero’ “, è la sfida del vicepremier. E Renzi ribatte: “In questa sala chi ha votato la legge Fornero sei tu”. E poi sulla riforma dell’articolo 18 esorcizza le crociate ideologiche: “La proposta che faremo sul lavoro la tireremo fuori a gennaio prima alla maggioranza e poi agli altri”. Un tema toccato anche dal premier Letta al Tg3: ”Tutto ciò che fa più occupazione è benvenuto”. Come dire: ne parleremo, ma non è la priorità.

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