Nel Pd infuria “tesseropoli” ma per il garante Berlinguer gli episodi sospetti sono pochi e limitati

1 Nov 2013 20:46 - di Antonio Marras

Stavolta l’appello è rivolto direttamente al presidente dei garanti, persona autorevole e super partes, almeno in teoria. «Si è ancora in tempo, caro Presidente a recuperare la dignità smarrita là dove la credibilità di un grande partito come il nostro è messa a dura prova. Per questo mi appello all’autorevole saggezza della tua persona affinché si fermi lo scempio e si ripristini la politica», scrive il segretario del Pd pugliese Sergio Blasi al presidente della Commissione di Garanzia Luigi Berlinguer e ai candidati, denunciando il caos nei congressi pugliesi. «Quello che sta accadendo oggi in molti circoli della Puglia e del Paese, per me, rappresenta semplicemente la negazione della nostra storia. Dibattiti congressuali tenuti di fronte a pochi iscritti, seguiti da votazioni a cui partecipano file di decine e decine di tesserandi in gran parte sconosciuti alla militanza o all’attivismo. Tutto sotto la regia di locali mercenari della politica. Sono cartoline che ci giungono dalla decadenza di un partito nel quale più che congressi si stanno celebrando primarie tra notabilati, condite da conferenze stampa nelle quali sono ormai consueti gli insulti ai compagni di partito e ai rappresentanti politici e istituzionali», conclude Blasi. Ogni riferimento allo scandalo di “tesseropoli”, che infuria nel partito, non è puramente casuale. Eppure Berlinguer sembra non accorgersene e parla solo di “alcuni casi di eccessiva moltiplicazione degli iscritti”. «Le commissioni nazionale e locali per il congresso stanno esaminando ciascun episodio e altrettanto faranno le corrispondenti commissioni di garanzia per loro competenza», scrive il presidente della commissione di Garanzia del Pd, aggiungendo però che “il quadro che emerge da questa fase congressuale dimostra un’ampia partecipazione al voto e con essa un protagonismo democratico diffuso”. Per questo, conclude Berlinguer, «rivolgo l’auspicio che tutti i democratici si rechino in massa ai nostri seggi, e che si salvaguardi il patrimonio democratico delle primarie da qualsiasi possibile forma di inquinamento. Ma soprattutto che questo congresso sia una occasione per approfondire le ragioni vere di adesione al Partito e per presentare la nostra visione della società».

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