Comincia un’altra storia. Il centrodestra o si ripensa o si estingue

27 Nov 2013 11:04 - di Gennaro Malgieri

La legge di Stabilità è passata con una decina di voti in più di quelli che ci si aspettava. Letta può dirsi al sicuro? Nemmeno per sogno. Dopo il passaggio all’opposizione di Forza Italia nessuno può dire che cosa accadrà da oggi in poi: incidenti di percorso sono sempre in agguato. E con Berlusconi all’attacco su tutti i fronti, la vita del governo sarà veramente difficile. Non c’è dubbio, infatti, che Renzi, coglierà la debolezza dell’esecutivo per rilanciare la sua sfida una volta insediatosi al Largo del Nazareno come segretario. Ma neppure per lui si prospetta una passeggiata. I gruppi parlamentari del Pd, infatti, non li controlla. Potrebbe essere un leader dimezzato che può agitarsi quanto vuole, ma se poi alla Camera ed al Senato non lo seguiranno o almeno lo ostacoleranno, la sua “rivoluzione” sarà destinata a restare sulla carta dei giornali che la raccontano.

La situazione è dunque complicata. E da stasera lo sarà ancora di più. Se è vero, come ha rivelato il ministro Quagliariello, che Berlusconi “dichiarando guerra al Parlamento e al governo ha bombardato la prospettiva della grazia”, il clima diventa surreale e si sovrappone al disagio che già è palpabile non soltanto nei palazzi della politica. Nello smentire qualsiasi ipotesi di complotto contro Forza Italia, Quagliariello ha aggiunto: “Sono andato più volte a parlare con il Presidente della Repubblica su mandato di Berlusconi e non mi sento in coscienza di sottoscrivere una simile ipotesi. Escludo ogni complotto da parte di Napolitano e che ci fosse l’intenzione a priori di non concedergli la grazia. Anzi, per quel che ho compreso, è vero il contrario”.

Se così è, ed è difficile dubitare di una fonte tanto autorevole che coinvolge direttamente il Quirinale, ci si deve chiedere chi ha provocato la insanabile frattura che ha fatto precipitare lo stato dei rapporti tra il Cavaliere e Napolitano e tutta la classe politica. Su questo punto inevitabilmente si acuirà la discussione nei prossimi giorni. E continueranno a volare gli stracci soprattutto nel centrodestra, dove lo smarrimento à totale. E stasera se ne avrà la prova dopo il voto che sancirà la decadenza del Cavaliere, un atto politicamente inqualificabile dovuto – come abbiamo scritto innumerevoli volte – ad una legge sbagliata in radice nello spirito e nella lettera.

Ci si chiede adesso, tra sbigottimento e timori, che cosa accadrà da domani. E, soprattutto, quale sarà il ruolo di Forza Italia dove la rabbia comprensibilmente monta e si teme anche qualche smottamento parlamentare in favore del Nuovo Centrodestra di Alfano. Non è facile immaginare gli scenari futuri. Il ricorso alla piazza può durare qualche giorno, ma poi? Ecco: Forza Italia deve darsi necessariamente una “missione” come si diceva una volta, ma è piuttosto complicato venire a capo dei molti problemi che la travagliano, a prescindere dalla “questione Berlusconi” destinata ad aggravarsi, purtroppo, quando la gli effetti della condanna si faranno sentire e vedere.

Comincia un’altra storia. Per tutta la politica italiana. Ed il centrodestra, in particolare, non può che ripensarsi mettendo da parte idiosincrasie e malevolenze che hanno contribuito a delegittimarlo agli occhi dei suoi stessi elettori.

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