La giunta delle elezioni è riunita, ma Crimi posta su Fb giudizi pesanti su Berlusconi. Insorge il Pdl: verdetto illegittimo

4 Ott 2013 13:14 - di Redazione

È possibile che mentre una giunta è riunita per prendere una decisione molto delicata sulla decadenza dal Senato del leader del centrodestra i suoi componenti “giochino” sui social network con allusioni volgari aquello stesso senatore, cioè Silvio Berlusconi, sul quale dovrebbero esprimere un giudizio “imparziale”? Secondo i grillini che siedono nella giunta delle immunità del Senato è possibile, infatti sono stati proprio loro a mettere in atto questi comportamenti, causando l’indignata reazione del Pdl.

Il capogruppo al Senato Renato Schifani in una nota ha denunciato il comportamento di Vito Crimi: “Denunciamo al presidente Grasso un fatto gravissimo: mentre la Giunta delle Elezioni è in Camera di Consiglio, l’esponente del M5S Vito Crimi, sta esprimendo su Facebook giudizi volgari e offensivi contro il presidente Berlusconi, violando il regolamento del Senato”.

Quello di Vito Crimi che twitta durante i lavori della Giunta, prosegue Schifani,  è “un comportamento intollerabile che conferma la bontà della nostra richiesta di ricusazione di alcuni membri della Giunta ed inficia gravemente la legittimità dei lavori del collegio”. Schifani chiede pertanto l’immediata sospensione dei lavori della giunta.

Durante la seduta infatti sui social network era possibile leggere  messaggi dei componenti del M5S. Nessun riferimento alla decisione che stanno per prendere, ma Michele Giarrusso pubblica persino una foto sua e di Serenella Fucksia, la collega grillina che gli siede accanto, durante la seduta. Giarrusso posta la foto dell’autobus che lo porta a palazzo Madama e commenta: “Verso palazzo Madama, verso la sala koch. Oggi inizia un’altra storia. Più giusta”.  Anche Vito Crimi scrive sui social network: “Eccomi al giorno fatidico. Anticipato di un giorno il rientro da Washington non potendo mancare questo appuntamento. Alle 9.30 inizia la seduta pubblica della giunta per le elezioni avente ad oggetto la decadenza di Berlusconi”. Poco dopo, un altro messaggio, con la foto di un manifesto in sostegno di Berlusconi (“Silvio non mollare!”) e un commento che il senatore M5S afferma essere una citazione: “Ma vista l’età, il progressivo prolasso delle pareti intestinali e l’ormai molto probabile ipertrofia prostatica, il cartello di cui sopra con ‘Non mollare’ non è che intende ‘Non rilasciare peti e controlla l’incontinenza’? “. Giudizi incompatibili con il ruolo ricoperto in questa giornata dai componenti della giunta targati Cinquestelle e che abbassa di molto il livello del dibattito, al quale infatti i legali del Cavaliere non hanno preso parte.

Le volgarità scritte da Crimi inficiano il verdetto per Annamaria Bernini, portavoce vicario del Pdl, mentre secondo Mariastella Gelmini il comportamento dell’esponente dei Cinquestelle è “inammissibile”. Cerca di riparare al danno il collaboratore di Vito Crimi, scrivendo su Fb che il post relativo a Berlusconi è stato inserito alle ore 10.04, prima dell’inizio dei lavori in Camera di Consiglio. Si conferma quindi che l’autore del gesto contestato è proprio Vito Crimi e dunque, sottolinea in una nota l’ufficio stampa del Pdl al Senato, “la violazione del regolamento è palese”.

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