In Francia l’espulsione di una ragazzina rom mette nei guai i socialisti di Holland

16 Ott 2013 16:53 - di Antonio Pannullo

Il ministro dell’Interno francese, il socialista Manuel Valls, è stavolta nel mirino dei suoi compagni di partito della gauche per la gestione di un delicato caso di espulsione di una studentessa kosovara di 15 anni, mentre si trovava su un pullman della scuola. Leonarda, 15 anni, ragazzina rom, è stata fermata dalla polizia ed espulsa dalla Francia con tutta la sua famiglia mentre era in gita scolastica. La polizia avrebbe ordinato ai professori di fermare il pullman con gli studenti per portar via l’adolescente, davanti agli occhi dei suoi compagni. La gravissima vicenda è stata riportata dal Reseau Education sans Frontieres sul giornale on line Mediapart. I fatti risalgono al 9 ottobre scorso e si sono svolti nell’est della Francia. Il giorno stesso appunto la giovane è stata messa su un aereo per il Kosovo insieme ai genitori e ai cinque fratelli. Leonarda, che parla francese e frequenta regolarmente la scuola da tre anni, risiedeva con la famiglia in un centro di accoglienza per richiedenti asilo nel comune di Levier. Secondo diverse fonti, la famiglia Dibrani viveva ormai in Francia da cinque anni e la sua situazione era sul punto di essere regolarizzata. La vicenda ha ovviamente scosso i socialisti che si sono detti “sotto shock” per le condizioni in cui la ragazzina è stata fermata e consegnata alla polizia. Valls, nel mirino delle critiche, ha ordinato un’inchiesta.

«Tutto ciò che voglio, è tornare con la mia famiglia in Francia, ricominciare i corsi per avere un avvenire. La cosa più importante è la scuola»: lo dice Leonarda, intervistata da France Inter a Mitrovica. Leonarda ha anche detto che, in quanto rom, in Kosovo non può frequentare la scuola. Sulla scabrosa e imbarazzante vicenda è stato costretto a intervenire lo stesso François Hollande: «Prima di commentare i fatti bisogna vederci chiaro», si è limitato a dire. A riferire le parole del capo dello Stato è stata la portavoce del governo, Najat Vallaud-Belkacem, dopo il Consiglio dei ministri. «Esistono delle divergenze su come i fatti si sono realmente svolti», ha aggiunto la Vallaud-Belkacem. Il leader dell’estrema sinistra, Jean-Luc Melenchon, ha chiesto le dimissioni di Manuel Valls che per lui «non è degno della Repubblica».

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