I dipendenti comunali in rivolta, ma Marino si occupa di sport: se lo scudetto va alla Roma, mi spoglio

30 Ott 2013 14:14 - di Redazione

Mattinata di scherzi in radio per il sindaco di Roma, Ignazio Marino. Ospite di Max Giusti a Radio 2, il primo cittadino non si è sottratto allo spirito della trasmissione e ha giocato con il conduttore pronunciando un giuramento ironico sui tic e sui mali della città. «Se la Roma vince lo scudetto mi spoglio…», ha detto tra l’altro e chissà quanti ascoltatori se lo sono immaginato in una veste un tantino raccapricciante: con il bikini striminzito che Sabrina Ferilli indossò quando fu lei a spogliarsi per lo scudetto della Roma. C’è da dire che Marino qualche battuta divertente agli ascoltatori di Supermax l’ha pure offerta: «Giuro che finirò la metro C prima della Salerno-Reggio Calabria»; «giuro che risolverò il problema delle buche. Se una ragazza vi dà una buca cercatevene un’altra»; «giuro di tutelare fermamente le parole romane “guera”, “fero” e “tera”»; «giuro che ogni romano potrà continuare a passare le sue domeniche a piedi nei luoghi della città che più ama: i centri commerciali». Ma nella trasmissione c’è stato posto anche per qualche risposta seria, anche sul tema spinoso di quelle assunzioni fiduciarie che costeranno ai romani circa 4,6 milioni di euro l’anno. «È assolutamente vero che abbiamo assunto 75 persone, ma bisogna anche chiarire il perché. Roma – ha detto il primo cittadino – è un’azienda che ha 60mila dipendenti. Il gruppo dirigente sono il sindaco e 12 assessori. Se dividiamo 75 per 13 abbiamo circa cinque persone di fiducia per ognuno di noi. Ma serviranno cinque persone per governare un gruppo di 60mila persone si o no? Io penso di sì».

Tutto lecito, ma lo show del sindaco in Radio è apparso piuttosto stonato in una giornata in cui il Campidoglio era presidiato da più di 2mila dipendenti capitolini che chiedono risposte sul loro futuro e su quello di 24mila loro colleghi. L’assemblea era stata indetta una settimana fa da Cgil, Cisl e Uil per «rivendicare – ha spiegato il segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio, Natale Di Cola – il rinnovo dell’integrativo, un piano di assunzioni per i precari, vincitori di concorso e valorizzazione del personale di ruolo; una politica su cui confrontarsi su sicurezza, servizi sociali, educativi e scolastici, attività culturali». «I dipendenti comunali pretendono risposte», ha aggiunto il sindacalista chiarendo che l’assemblea si è svolta in piazza del Campidoglio, perché «nessuna sala comunale può contenere le oltre duemila persone che si sono radunate ora sulla piazza del Campidoglio».

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