Datagate, uno scandalo planetario che isola gli Stati Uniti. In un mese intercettate 124 miliardi di telefonate

28 Ott 2013 10:45 - di Gennaro Malgieri

Dal 10 dicembre 2012 al 10 gennaio 2013 quarantasei milioni di telefonate sono state intercettate soltanto in Italia. Nello stesso mese, nel mondo, sono state 124 miliardi. Lo scandalo Datagate è senza confini. La Nsa è riuscita a mettere sotto controllo praticamente l’intero Pianeta, considerando che nell’impressionante numero di spiate (e non in un solo mese) figurano decine di capi di Stato e di governo, i loro staff, le classi dirigenti dei Paesi più influenti.

Secondo il sito web, Cryptome, una specie di Wikileaks, asseverato dal Wall Street Journal , la Nsa avrebbe comunque messo fine al programma di monitoraggio dei 35 leader mondiali dei quali si era parlato nei giorni scorsi, compresa la cancelliera Angela Merkel spiata fin dal 2002, sembra negli ultimi anni con la consapevolezza dell’amministrazione americana e, dunque, di Obama il quale, secondo il quotidiano americano, non avrebbe però saputo che le sue spie hanno monitorato sistematicamente leader con i quali lui stesso intratteneva cordiali e continuativi controlli.

Ma non è che la Nsa spii anche la Casa Bianca ed il suo illustre inquilino? Tutto può essere e di nulla è lecito ormai meravigliarsi.

Comunque, da quel che si apprende, per una volta noi italiani non possiamo lamentarci. In Germania, infatti, sono state intercettate ben 361 milioni di telefonate, in Spagna 62 milioni, in Francia 70, 2, mentre in posizioni decisamente inarrivabili risultano Pakistan ed Afghanistan, rispettivamente con 12,76 e 21,98 miliardi di telefonate intercettate. Negli Stati Uniti l’attività di spionaggio avrebbe riguardato ben 3 miliardi di contatti. Cifre francamente fantascientifiche che però nessuno dei responsabili della Nsa ha finora smentito. Vale la pena sottolineare come i numeri forniti da Cryptome coincidono con quelli del quotidiano spagnolo El Mundo la cui fonte è Glenn  Greenwald, alter ego di Snowden.

Il Parlamento europeo, che nei giorni scorsi aveva reagito con il suo presidente Martin Schultz alle choccanti notizie, ha inviato a Washington una sua delegazione per cercare di saperne di più.   Il capo della Nsa, Kheit Alexander, si è rifiutato di incontrarla. Ci chiediamo: Europa e Stati Uniti sono ancora alleati?

L’interrogativo non è retorico, né tantomeno polemico. E’ assolutamente fondato. C’è da attendersi una reazione europea che non finirà a tarallucci e vino, per quanto l’Unione sia messa male e difetti di attributi. Saranno le nazioni a reagire: la Germania e la Francia hanno cominciato, ci auguriamo che l’Italia le segua. Una violazione tanto clamorosa dei diritti, dell’indipendenza e della sovranità dei popoli era inimmaginabile e non può restare senza risposta. L’America ha abbattuto anche questa frontiera inimicandosi tutti, compresi gli Stati sudamericani attaccati come quelli europei dai “guerriglieri” origlianti.

Inaccettabile per tutti. Inaccettabile soprattutto per gli stessi americani che non meritano le classi dirigenti che hanno avuto negli ultimi anni. Compreso Barack Obama, imbarazzato e taciturno. Vederlo mentre abbraccia la Merkel sapendo che in quello stesso istante la cancelliera ha il telefono sotto controllo è l’immagine della decadenza degli Stati Uniti alla quale gli stessi statunitensi, da quanto si legge, non riescono a credere.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *