Da Gasparri e Matteoli un appello all’unità del partito: «Basta personalismi»

3 Ott 2013 12:42 - di Redazione

«L’unità del Popolo della libertà è l’obiettivo primario che dobbiamo avere in questa fase»: nel giorno in cui il Pdl decide di rinviare la discussione sulla nascita dei gruppi autonomi, a causa della tragedia di Lampedusa, un appello all’unità del partito arriva dai senatori Maurizio Gasparri e Altero Matteoli. «Quello dell’unità è un dovere per noi tutti, per non deludere milioni di elettori e un vasto blocco sociale che fa riferimento elettoralmente in larghissima parte a Berlusconi e al centrodestra”, dicono, sottolineando la necessità di soluzioni alla crisi economica e di “grande coesione” a difesa di Berlusconi. Una unità del partito necessaria “tanto più in una fase in cui servono soluzioni concrete alla crisi economica e grande coesione di fronte alle gravi aggressioni di ogni tipo ai danni del nostro leader”. «Il dibattito, il libero confronto – proseguono Gasparri e Matteoli – sono l’essenza della vita di un movimento politico. E una più intensa partecipazione alle scelte e un leale e democratico confronto sono la risposta a un’esigenza da tutti avvertita, ma difendendo la grande intuizione di unire il popolo di centrodestra in una scelta comune. Divisioni, frammentazioni renderebbero tutti più deboli, con vantaggi solo per i nostri competitori di domani. Ma la prima condizione per raggiungere questi obiettivi è l’unità di tutti noi. Per questa ragione lanciamo un forte appello a ciascuno perché si agisca per questo obiettivo da anteporre a qualsiasi altra esigenza o finalità».

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