Basta con le furbate, la “manovrina” aggredisce le tasche e non ha un cuore

17 Ott 2013 17:03 - di Giovanni Centrella

Non basta tutta la buona volontà, e io ne ho davvero tanta, per giudicare “neutra” la Legge di Stabilità. Ci era stato detto che il centro, anzi il cuore, del documento sarebbe stato il lavoro e che si stava studiando per arrivare a un risultato “neutro”, cioè a un ddl che non aggravasse o non aggredisse di tasse le tasche (già svuotate) dei cittadini. Volendo seguire questo ragionamento, se davvero la sommatoria tra Imu e Tares desse lo stesso risultato della nuova Trise, a cui l’unico elemento sottratto è una “t”,  non rappresenterebbe più un beneficio la cancellazione dell’Imu. A meno che non fosse già stato messo in conto che quanto in procinto di uscire dalla porta sarebbe rientrato raddoppiato dalla finestra. Pur volendo concedere il beneficio del dubbio, altre ancora sono le scelte devastanti che rendono iniqua la Legge di Stabilità. Pur nella critica doverosa, noi dell’Ugl abbiamo sempre espresso e praticato spirito di collaborazione, anzi di coesione nazionale, nei confronti del Governo Letta anche in momenti in cui sarebbe stato più facile il contrario.

Stavolta però il sistematico congelamento, che avviene dal 2010 e proseguirà almeno per un altro anno, del trattamento economico dei dipendenti pubblici, i 14 euro netti al mese in più nelle buste paga dei lavoratori conseguenti al taglio del cuneo fiscale, le risorse “a singhiozzo” destinate al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, gli scarsi 250 mln (2014) al Fondo per la carta acquisti, 250 mln (2014) al Fondo per la non autosufficienza e 300 mln (2014) per il Fondo per le politiche sociali, la parzialissima riposta a 6000 esodati, l’ennesima occasione mancata di sviluppo per il Sud, gli inqualificabili 500 mln in un triennio per il trasporto pubblico locale e regionale, l’effetto puramente mediatico del mancato taglio alla Sanità, l’ennesimo schiaffo ai pensionati, i tagli alla Sicurezza lasciano chiaramente intuire quanto segue: ai milioni di persone che stanno soffrendo da anni sotto i colpi della crisi non restano che briciole o elemosine. Briciole e\o elemosine che rischiano di innescare una guerra tra poveri. Altro che neutra, questa è una Legge di Stabilità senza cuore.

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