Prende corpo il “Dl Fare 2”: ci sono i bond “taglia bollette” e i mutui agevolati per gli investimenti

4 Set 2013 19:59 - di Giorgia Castelli

C’è  il bond-taglia bollette. Ipotizzando che si ricorra al mercato per due miliardi l’anno, per il 2014-17, si otterrebbe un calo degli oneri sulle tariffe del 15-20%. Un’attenzione particolare è destinata all’occupazione dei giovani e alle donne. Sono previsti mutui agevolati per gli investimenti, a tasso zero, da restituire al massimo in 8 anni, sino al massimo del 75% della spesa ammissibile. Sono alcuni dei punti contenuti nella bozza del “Dl Fare 2” con agevolazioni a sostegno della creazione e lo sviluppo di micro-piccole imprese. Sarà più facile compensare debiti e crediti col fisco e aumenta anche il tetto: si arriva a due milioni, nel caso di società il cui bilancio sia soggetto a revisione da parte di un soggetto iscritto all’Albo Consob che rilasci certificato sulla correttezza dei crediti. Si punta su operazione di venture capital con ingressi nel capitale di rischio delle Pmi ma solo di minoranza e temporanei per rispettare i vincoli Ue sugli aiuti di Stato. Infatti arriva un fondo d’investimento per favorire il sostegno di programmi e strategie di sviluppo e innovazione delle Pmi. Un’altra novità riguarda le camere di commercio che rilasceranno su richiesta delle imprese i certificati camerali in lingua inglese, se vengono utilizzati in uno Stato estero sono esenti dall’imposta di bollo. Questa proposta – si spiega – si fonda sul presupposto che, oggi, sono molti i documenti e le dichiarazioni che vengono richiesti alle imprese nell’ambito delle operazioni con l’estero (sia ai fini dell’export, che per l’istallazione all’estero di un’impresa o per la partecipazione a gare di appalto internazionali) ed i cui contenuti in sostanza coincidono con le informazioni detenute dal Registro delle imprese. A fronte di tali richieste, le imprese sono spesso costrette ad agire con traduzioni giurate degli atti rilasciati dalle Camere, con conseguenti costi di traduzione ed oneri amministrativi. Infine, per favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico, le micro, piccole e medie imprese possono accedere a finanziamenti a fondo perduto, tramite Voucher di importo non superiore a diecimila euro, per l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale.

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