Omofobia, un altro rinvio. I Cinquestelle all’attacco della Boldrini: non è imparziale

18 Set 2013 14:21 - di Redazione

Sos cercasi intesa sull’omofobia. La Camera ha sospeso nuovamente l’inizio delle votazioni  (che slittano al pomeriggio) per cercare la quadra interna alla maggioranza e permettere la riconvocazione del comitato dei nove, dopo le dimissioni del relatore pidiellino, Antonio Leone. Lo slittamento, richiesto dal democratico Ettore Rosato e accolto dalla presidente Laura Boldrini, ha scatenato la reazione durissima dei Cinquestelle che hanno denunciato «la vergognosa ricerca di un compromesso» scagliandosi contro la terza carica dello Stato. Christian Iannuzzi si è spinto a chiedere le dimissioni della Boldrini: «Se non riesce ad essere imparziale, si dimetta,  almeno potrà sedere al suo posto una persona più imparziale di lei». La presidente ha evitato di replicare e tutti gli altri partiti (Pdl, Scelta Civica, Pd e Sel)  sono intervenuti a sua difesa. «Siamo indignati per un attacco continuo e strumentale che il Movimento 5 stelle le rivolge quotidianamente», ha detto la deputata di Sel Titti Di Salvo.  Si sono fatti sentire anche  Rosato e Simone Baldelli del Pdl, per il quale «da parte dei Cinquestelle c’è un atteggiamento scostante e irrispettoso verso la sua persona e verso l’istituzione, poi c’è chi sulla rete moltiplica in modo squadrista questi insulti».

I quattro parlamentari grillini protagonisti del blitz sul tetto di Montecitorio non si sono persi la seduta e, non potendo accedere all’emiciclo, hanno preso posto in tribuna mentre i colleghi si sono presentati in aula “armati” di garofani rosa all’occhiello, nel taschino o tra i capelli. Un’iniziativa – hanno detto – per «ricordare i garofani rosa che portavano i deputati inglesi quando hanno approvato il matrimonio tra persone dello stesso sesso». Bocciata la proposta della Lega di rinviare in commissione il testo controverso: a favore di un supplemento di indagine hanno votato Fratelli d’Italia ma anche una parte dei deputati cattolici del Pdl (tra questi Eugenia Roccella, Dorina Bianchi, Renata Polverini, Barbara Saltamartini, Maurizio Bianconi), che si è spaccato. Due, infatti, le proposte in votazione: quella della presidente della Commissione Giustizia Donatella Ferranti (Pd) di una pausa tecnica dell’Aula fino alla seduta pomeridiana (approvata con 228 voti di scarto) e quella del Carroccio di un ritorno del testo in Commissione.

 

 

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